La Festa dell’Arma dei Carabinieri è anche occasione per tracciare il bilancio dell’attività dell’ultimo anno. E il resoconto del Comando Provinciale di Campobasso è positivo. Raggiunti importanti obiettivi nell’ambito della sicurezza pubblica, con risultati significativi sul piano della prevenzione e della repressione dei reati.
Nel periodo compreso tra il 1° maggio 2016 ed il 30 aprile scorso, l’attività preventiva è stata assicurata grazie alla costante presenza sul territorio in media di 85 pattuglie al giorno, con oltre 4 mila servizi di controllo del territorio ed oltre 27 mila servizi di perlustrazione.
Circa 119 mila sono state le richieste di intervento pervenute al 112, gestite dagli operatori delle Centrali Operative di Termoli, Larino e Bojano e da quelli del Comando Provinciale; 760 gli interventi di soccorso effettuati.
Nel capoluogo di regione e nella Provincia di Campobasso, i Carabinieri hanno aperto fascicoli in relazione al 72.23% dei reati denunciati, con oltre mille deferimenti all’autorità giudiziaria in stato di libertà e 171 arresti; 31 i fogli di via obbligatorio.
Da segnalare anche i 50 incontri con gli studenti della provincia di Campobasso nell’ambito del progetto della cultura alla legalità. La Legione Abruzzo e Molise ha aperto punti di contatto nei comuni che sono privi di presidi dell’Arma; in provincia di Campobasso sono attualmente undici e sono attivi una volta a settimana.
Tra le principali operazioni portate a termine nell’ultimo anno dai carabinieri del Comando provinciale di Campobasso va ricordato:
nel luglio 2016, l’arresto a Campodipietra di un uomo di 45 anni latitante, pluripregiudicato, affiliato al clan Gionta-Chierchia di Torre Annunziata.
Nel settembre 2016 a Termoli l’arresto di un 64enne, pregiudicato di origine campana responsabile di bancarotta fraudolenta, conosciuto come “big ben” e ritenuto, sulla scorta delle rivelazioni dei pentiti durante il maxiprocesso “California”, un fiancheggiatore del clan camorristico “Maiale”, operante nella provincia di Salerno e per conto del quale, come “prestanome”, riciclava denaro proveniente dalle attività illecite in numerose attività commerciali, soprattutto nel settore dell’abbigliamento.
Diversi anche gli arresti per spaccio di sostanze stupefacenti. A Guglionesi, Gambatesa, Montagano, Montenero di Bisaccia, Campomarino, Termoli e Campobasso.
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