No unanime del Consiglio Comunale di Termoli al progetto delle barriere antirumore nel centro della città proposto da Rete ferroviaria Italiana nell’ambito del raddoppio Termoli-Lesina. Pannelli alti fino a 7 metri, dalla zona di Rio Vivo fino all’area all’altezza dello stadio.
‘La costruzione delle barriere determinerebbe – è scritto nell’ordine del giorno approvato – un impatto ambientale e paesaggistico irreversibile, un impatto negativo sul settore immobiliare e sul comparto turistico con svalutazione del patrimonio pubblico e privato a ridosso dell’opera”.
Nell’Ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Alberto Montano, è ripercorso tutto l’iter decennale, dalle tante osservazioni alle chiare posizioni di contrarietà. La stazione ferroviaria di Termoli – è scritto nel documento – rappresenta l’unica stazione del Molise sulla dorsale Adriatica, porta d’accesso del Turismo, sia costiero che dell’entroterra Molisano”.
Il dibattito è stato articolato tra maggioranza e opposizione. Ma la posizione nella sostanza è risultata unica. In sala anche i rappresentanti dei comitati che da anni si battono contro queste barriere.
Molte Amministrazioni Comunali cominciano a vedere riconosciute le motivazioni esposte e infatti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha cominciato a bloccare diverse procedure che sembravano ormai destinate a concludersi con l’innalzamento dei muri di barriere metalliche. Il Consiglio comunale di Termoli chiede così proprio a Salvini di intervenire per fermare anche questi pannelli.