“Il caro energia uccide l’agricoltura”. E’ stato questo uno degli slogan portati in piazza questa mattina dalla Coldiretti nella manifestazione che si è tenuta in piazza Pepe a Campobasso per denunciare gli aumenti delle ultime settimane. Circa 400 le adesioni alla protesta secondo gli organizzatori. Davanti alla Prefettura tanti lavoratori del settore, bandiere, cartelli, trattori e anche due mucche. Con i manifestanti anche molti sindaci e amministratori comunali. “I costi di produzione sono aumentati in modo impressionante – hanno detto alcuni degli agricoltori presenti – e ora non riusciamo più a coprirli. Di questo passo molti di noi rischiano la chiusura. I costi del gasolio in particolare sono insostenibili, quelli dell’energia sono aumentati del 70 per cento, il prezzo dei mangimi è quasi raddoppiato, quello dei concimi addirittura triplicato”. A questo si aggiungono i danni sempre maggiori causati dai cinghiali. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal prefetto Cappetta al quale è stato consegnato un documento con le richieste del settore per fronteggiare la crisi in atto. E’ stato chiesto innanzi tutto di sbloccare i finanziamenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili dall’agricoltura, agevolando il fotovoltaico senza consumo di suolo, ovvero installando i pannelli sui tetti delle stalle o delle altre strutture aziendali. Tra le altre richieste anche la messa in campo di un articolato Piano Zootecnico regionale, lo sblocco dei pagamenti Psr sulla zootecnia dell’anno 2019, come anche misure idonee al contenimento dei danni da fauna selvatica.
