La Conferenza dei sindaci boccia il POS adottato dal Commissario Toma. Una censura sia nel metodo che nel merito. L’assemblea, organismo collegato all’Azienda sanitaria regionale, ha censurato il mancato confronto con il commissario. Toma doveva ascoltarci prima dell’adozione – hanno detto con una sola voce. Cosa sulla quale saremo inflessibili in sede di redazione del nuovo documento sanitario.
Presenti i sindaci di tutti i centri più importanti del Molise. La riflessione di Pino Puchetti, sindaco di Larino, fa riferimento sia alla città frentana che al basso Molise, penalizzati dal POS appena adottato.
Roberto Gravina, sindaco di Campobasso, rimarca la criticità di un Programma sanitario che indebolisce il sistema molisano e pone l’accento sulla mancata concertazione. Dobbiamo essere ascoltati per tempo, dice.
Durissimo il giudizio di Francesco Roberti, sindaco di Termoli, che oltre alle lacune del POS prende di petto Roma e il Governo centrale, responsabili di un commissariamento che non ha prodotto nulla e fatto aumentare il debito. Quanti morti servono ancora per uscire da questa situazione? Dice.
All’incontro presente anche l’Azienda Sanitaria intervenuta col direttore generale, Oreste Florenzano. L’adozione del POS è un atto dovuto – dice – altrimenti si rischiava l’inadempimento.
Florenzano fa chiarezza anche sulla recente polemica che ha investito il San Timoteo. Gli interventi sulla struttura previsti per i prossimi giorni non vanno a sguarnire il nososcomio adriatico – dice – ma sono funzionali invece ad un suo rafforzamento.
