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venerdì, Aprile 26, 2024

Isernia capitale della cultura, lunedì a mezzogiorno scadono i termini

AttualitàIsernia capitale della cultura, lunedì a mezzogiorno scadono i termini

Ci siamo, ultime ore per la presentazione dei progetti e delle proposte che dovranno costituire il famoso dossier da presentare al Ministero dei Beni Culturali per l’ammissione alla fase finale di scelta della Capitale italiana della Cultura 2021.

Isernia è pronta, a ieri sabato, già erano una decina gli elaborati presentati alla Commissione dei tre cosiddetti saggi, Emilia Vitullo, Gabriele Venditti e Mauro Gioielli, che dovrà giudicare sulla loro ammissibilità. Si prevede che entro domani, lunedì, termine di scadenza, a mezzogiorno, ne arriveranno almeno altrettanti, così da portare il totale ad una ventina, più che sufficienti per dar vita ad un dossier competitivo, capace di confrontarsi con quelli delle altre città in gara.

Il lavoro che aspetta la Commissione, che si riunirà già nel pomeriggio di domani, è relativo solo al giudizio di ammissibilità, cioè stabilire se un elaborato è idoneo, o no. Dopodichè, il faldone con tutti i progetti e le proposte dovrà essere collazionato, ovvero i progetti dovranno costituire l’ossatura organica di un dossier capace di raccontare la storia e le prospettive di un territorio, integrandole con un cartellone di eventi culturali di livello nazionale che dovranno essere programmati per il 2021.

A questo scopo l’assessore Kniahynicki sta predisponendo tutto per il meglio, ovvero reperire e individuare un team di esperti capace di mettere in piedi un dossier competitivo. A tale scopo starebbe già prendendo contatti con personaggi di spessore che, nel loro curriculum, hanno già collaborazioni con città che si sono aggiudicate il titolo di Capitale della cultura. Diciamo la verità, bisogna rivolgersi ad esperti, a tecnici di peso che abbiano una storia di successi già conseguiti. La competizione è nazionale e, da soli, non si va da nessuna parte. Perciò fa bene l’amministrazione comunale a cercare in giro persone o studi di un certo livello.

Ricordiamo che entro il 2 marzo, quindi meno di tre settimane, il dossier dovrà arrivare a Roma, al Ministero dei Beni Culturali, dove ci sarà la prima scrematura, dalle 41 città in corsa si scenderà a dieci finaliste. La speranza per ora è quella di superare il primo sbarramento e Isernia ce la sta mettendo tutta. A Roma non serviranno solo il Paleolitico, i reperti romani e sannitici, o la fontana Fraterna e San Pietro Celestino, che abbiamo solo noi a Isernia e in Molise, occorrerà anche dare l’immagine di una città operosa, che funziona e in grado di ospitare migliaia di persone, attraendole non solo con le sue bellezze, ma anche con una serie di appuntamenti culturali di rilievo nazionale.

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