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sabato, Aprile 27, 2024

Metanodotto Larino-Chieti: protesta dei comitati su un terreno da espropriare

AttualitàMetanodotto Larino-Chieti: protesta dei comitati su un terreno da espropriare

Va avanti spedito il cantiere per realizzare il metanodotto Larino-Chieti che passerà attraverso 8 siti di interesse comunitario tra Abruzzo e Molise, una zona di protezione speciale, con l’espianto di migliaia di uliveti, vigneti e frutteti e taglierà in due il bosco Corundoli di Montecilfone. Proprio a Montecilfone c’è stato un sit-in di protesta dell’associazione ‘Discoli del Sinarca’ da sempre contraria al progetto e dell’associazione Fridays for Future. Con megafoni e striscioni hanno manifestato sul terreno che ha olivi secolari dove è previsto un esproprio. Il proprietario è uno dei pochi che ha detto no rinunciando a un cospicuo indennizzo e rifiutando così di concedere la servitù di passaggio alla società Sgi, che aveva ottenuto il via libera oltre che dal Ministero diretto da Luigi Di Maio anche dalla precedente amministrazione guidata da Franco Pallotta. L’attuale sindaco Giorgio Manes rispetto a quanto già autorizzato e’ riuscito a ridurre l’area interessata: 8 metri invece dei 14 previsti con la bonifica di tutti i luoghi ed un nuovo percorso naturalistico. “Siamo contrari al metadonotto e all’attraversamento del bosco Corundoli – ha spiegato Manes – ma sulle precedenti autorizzazioni siamo solo riusciti ad ottenere dei miglioramenti ma non a impedire gli interventi”. Il sindaco ha fatto sapere di aver ricevuto a luglio una seconda richiesta, questa volta della Snam sempre per un metanodotto con attraversamento del bosco, ma di aver dato parere negativo chiedendo un percorso alternativo. Sul progetto giù autorizzato i comitati invece da un’anno portano avanti una battaglia ritenendo l’opera dannosa e inutile. E’ stato chiesto anche l’intervento del presidente della Repubblica, ma finora non c’è stato il risultato sperato.

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