13.9 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Caso Cesaride: indagine vicina alla chiusura, “gravi criticità” secondo i riscontri dei Nas

AttualitàCaso Cesaride: indagine vicina alla chiusura, "gravi criticità" secondo i riscontri dei Nas

A distanza di tre mesi dalla morte di Michele Cesaride, il 47enne di Larino colpito da emorragia cerebrale e morto all’ospedale di San Giovanni Rotondo, arrivato quando ormai non si poteva più operare, emergono i primi risultati dell’indagine che la Procura di Larino ha aperto sul presunto caso di malasanità. Diversi i riscontri raccolti dai carabinieri del Nas che su incarico del pubblico ministero titolare dell’inchiesta Fabio Papa, hanno acquisito presso gli uffici regionali e presso l’Asrem atti e documenti. In particolare quelli sul mancato rinnovo del protocollo d’intesa con il Neuromed di Pozzilli per la gestione delle emergenze-urgenze. L’accordo infatti era scaduto il 31 marzo 2018 ed è stato rinnovato -come accertato – solo dopo la drammatica morte di Michele Cesaride. Sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria anche eventuali responsabilità da parte dei dirigenti Asrem per le gravi situazioni di criticità accertate dai carabinieri coordinati dal comandante Mario Di Vito: come l’interruzione programmata dell’unica apparecchiatura Tac presso il pronto soccorso di Termoli senza alcun provvedimento di tutela in caso di urgenza e quindi l’assenza di accordi con altre strutture sanitarie o il ripristino della Tac di Larino. Accertato anche il mancato effettivo coordinamento tra servizio di 118 e gli ospedali con le comunicazioni effettuate tramite un fax installato in uffici sbagliati. I carabinieri hanno effettuato anche un controllo delle postazioni del 118, scoprendo che le due ambulanze in dotazione a Santa Croce di Magliano presentavano gravi carenze sulle dotazioni di sicurezza antincendio. In particolare l’ambulanza che il 17 luglio ha trasportato Michele Cesaride aveva estintori mai revisionati e completamente scarichi. Le ambulanze utilizzate dal servizio pubblico di 118 sono mezzi di proprietà di società private accreditate e contrattualizzate, la cui vigilanza e controllo spetta all’Asrem, che anche su questo dovrà rispondere. La Procura di Larino procede per omicidio colposo, omissione di soccorso, interruzione di pubblico servizio, omissioni in atti d’ufficio. Per chiudere l’inchiesta mancano solo l’esito dell’autopsia e i risultati dell’ispezione ministeriale al San Timoteo inviata dal ministro Giulia Grillo. Tutto questo mentre il Molise ormai da sette mesi è ancora senza un commissario alla sanità perché il Governo nazionale Lega – 5 Stelle non ha ancora provveduto alla nomina.

Ultime Notizie