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venerdì, Aprile 26, 2024

Delrio a Termoli per il raddoppio ferroviario: Sbrocca chiede rispetto degli accordi

AttualitàDelrio a Termoli per il raddoppio ferroviario: Sbrocca chiede rispetto degli accordi

“I soldi ci sono e l’opera si farà”: così ha esordito il ministro dei trasporti Graziano Delrio appena sceso dall’auto davanti davanti al Circolo della Vela di Termoli, dove è arrivato in un pomeriggio afoso per la sua seconda tappa in Molise, dopo quella di Isernia, per parlare del raddoppio ferroviario Termoli-Lesina. Un’opera di cui si discute da decenni e che se tutto va bene verrà terminata nel lontano 2026. Una manciata di chilometri di costa tra Molise e Puglia, rimasta l’unica nel corridoio adriatico ad avere binario unico. Il progetto da 700milioni di euro prevede diversi lotti come ha spiegato l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile tra cui anche quello di Ripalta Lesina per cui sono già in corso le negoziazioni. Quello di Lesina-Termoli, dopo un intoppo legato per molti anni a una differente visione dell’opera tra Regione Molise e Regione Abruzzo, si è sbloccato solo di recente con il Governo nazionale che ha accettato le modifiche chieste dal Molise e che prevedono uno spostamento della ferrovia, nel tratto che riguarda Campomarino, nell’interno, non più a ridosso della costa.
Il sindaco Angelo Sbrocca ha fatto gli onori di casa presentando al Ministro la città e donandogli una ceramica con sopra raffigurato il Borgo. Ma allo stesso tempo ha chiesto che vengano rispettati gli accordi che risalgono al 2006, quando l’allora ministro alle Infrastrutture era Antonio Di Pietro e il sindaco era Vincenzo Greco, che firmarono un protocollo d’intesa proprio sul raddoppio. Sbrocca ha ribadito che per Termoli è necessario abbassare la linea ferrata nel centro cittadino e fornirla di una copertura, per ricucire il tessuto urbano e per abbattere il problema dell’inquinamento acustico. Su quest’aspetto secondo l’Ad di Rfi Gentile non ci sarebbero margini di manovra, anzi, ha spiegato che ci vorrebbero più soldi e non sarebbe possibile. Il ministro, al contrario, almeno a parole si è dimostrato disponibile al confronto, affermando che si procederà ai lavori solo dopo aver ascoltato anche il parere del territorio. “Un’opera – ha detto – che porterà sviluppo non solo a Termoli, ma all’intero Molise”.

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