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sabato, Aprile 27, 2024

Portocannone: troppi debiti, il Comune chiede il dissesto finanziario

CronacaPortocannone: troppi debiti, il Comune chiede il dissesto finanziario

Che la situazione finanziaria al Comune di Portocannone fosse delicata non era certo un mistero. Le cose però di recente sono precipitate fino a costringere il sindaco Giuseppe Caporicci, che si è insediato appena nove mesi fa, a dichiarare il dissesto finanziario. La delibera è stata licenziata nell’ultima seduta di consiglio con 8 voti della maggioranza. I tre della minoranza hanno votato contro. Tra loro anche l’ex sindaco Luigi Mascio, convinto che questa scelta si poteva evitare. “Sono stato costretto – ha commentato invece Caporicci – perché abbiamo un disavanzo di 5 milioni e 300mila euro”. Il parere della Corte dei Conti, chiesto da maggioranza e opposizione, e di recente arrivato è stato lapidario: ben 3 milioni di euro sono stati mal contabilizzati e così quelli che erano debiti sono stati invece fatti passare come crediti, creando insomma una liquidità fittizia. Alla luce di questo parere l’Amministrazione guidata dal giovane Caporicci ha deciso di effettuare un’analisi più accurata dei bilanci precedenti da cui sono emerse altre irregolarità. Da una prima verifica si è scoperto che il Comune di Portocannone per otto anni ha usato i soldi dell’Ambito di zona non solo per i servizi sociali dei 19 comuni che ne fanno parte ma anche per pagare le spese correnti del Municipio stesso di Portocannone per un totale di almeno 600 mila euro. Soldi che non sono mai stati restituiti. Un prelievo sistematico insomma e forse neanche tanto consapevole visto che le entrate del Comune e quelle dell’Ambito confluivano in un’unica cassa, senza distinzioni. Questa situazione insieme ad altre criticità riscontrate hanno spinto l’Amministrazione a chiedere il dissesto. “Non abbiamo un patrimonio da vendere, le aliquote sono giá elevate e i servizi ridotti, non abbiamo avuto scelta. Sapevamo di andare incontro a dei problemi quando ci siamo insediati ma sinceramente non a questo. Io lo affronto con la mia maggioranza senza tirarmi indietro e non ho mai pensato di dimettermi” ha commentato Caporicci. Mascio dal canto suo sostiene che i soldi si potevano iniziare a recuperare ad esempio dalle tasse non pagate nell’ultimo anno dai cittadini che ammontano a circa un milione di euro. “È vero c’è stata un’erronea contabilizzazione, ma sui miei bilanci c’è sempre stato il parere favorevole degli organi competenti” ha dichiarato Mascio. In questo botta e risposta l’unica cosa certa è che per la comunità di Portocannone si annunciano tempi difficili. Arriverà un commissario liquidatore che avrà poteri speciali per gestire il disavanzo. Indirizzo politico e amministrativo resteranno nelle mani del sindaco, che avrà però margini di manovra molto risicati. 

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