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venerdì, Aprile 26, 2024

Campobasso, attività didattiche sospese alla don Milani. Scattano i turni pomeridiani

AttualitàCampobasso, attività didattiche sospese alla don Milani. Scattano i turni pomeridiani

imagesdi ANNA MARIA DI MATTEO

Probabilmente la decisione era già nell’aria, ma le due scosse di terremoto che hanno nuovamente fatto tremare l’Italia centrale hanno accelerato il tutto. A partire da sabato 29 ottobre saranno sospese le attività didattiche alla scuola primaria Don Milani di via Leopardi.
L’ufficialità affidata all’ordinanza del sindaco di Campobasso Antonio Battista. Dunque, come per i bambini della scuola di via D’Amato, anche per quelli della don Milani scattano i turni pomeridiani che saranno effettuati nella scuola media Petrone fino a quando non sarà individuata la soluzione che consenta il ripristino delle attività antimeridiane per i 600 alunni.
L’argomento era stato affrontato anche nel corso del Consiglio comunale, grazie all’interpellanza presentata dal consigliere del Movimento 5Stelle, Roberto Gravina con la quale chiedeva all’amministrazione comunale di sapere in che modo sarebbe stato affrontato il problema. Ad assistere ai lavori anche una nutrita delegazione dei genitori che hanno tenuto a casa i bambini per precauzione, dopo il terremoto.
In effetti, su 600 alunni, in classe ne erano entrati una sessantina, a dimostrazione del clima di forte preoccupazione che si è venuto a creare alla Don Milani.
Così il sindaco, per evitare ogni polemica e problemi, in attesa di conoscere l’esito dello studio sulla sicurezza statica e sismica dell’edificio, ha preferito sospendere le attività in via cautelativa.
«Mi sono impegnato con i genitori dei bambini della scuola di via Leopardi di trovare una sistemazione idonea entro la metà del prossimo mese di gennaio – ha dichiarato il sindaco  – E’ chiaro che valuteremo ogni ipotesi, senza posizioni preconcette, puntando alla sicurezza ed ai tempi».
L’appello delle famiglie è quello di valutare, tra le ipotesi, anche quella di utilizzare i prefabbricati. Una soluzione che, ha assicurato Battista, sarà esaminata attentamente.
Per i 600 alunni della Don Milani si annuncia un autunno difficile. I turni pomeridiani, si sa, scombussolano i normali ritmi dei bambini e delle loro famiglie ma al momento è l’unica soluzione che il Comune è riuscito a trovare per tamponare l’emergenza. Il problema della sicurezza degli edifici scolastici è venuto ormai fuori con tutta la sua gravità e va affrontato come tale, ma non di certo con soluzioni tampone. Occorre cominciare da subito a realizzare poli didattici antisismici, accelerando le procedure, superando le pastoie burocratiche e i tempi biblici della pubblica amministrazione. Perché il terremoto non aspetta e soprattutto non avvisa.

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