di PASQUALE DI BELLO
Molise regione delle proroghe. Dopo quelle dei collaboratori assegnati alle attività di supporto alla regione, una cinquantina di persona, arriva un’altra infornata di proroghe e nomine commissariali. Comunità montane, Arpa Molise, Arsarp ed ex II.AA.CC.PP, questi gli enti interessati.
Se l’Italia è una nazione di poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori e trasmigratori, come recita l’iscrizione voluta dal Duce sul Palazzo della Civiltà italiana all’Eur, il Molise è una regione di commissari, liquidatori e prorogatori.
Con l’ennesima, prevedibile e rituale infornata ad orologeria, il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, ha decretato nei giorni scorsi la proroga e la nomina dei commissari, rispettivamente, degli ex II. AA.CC.PP. dell’ARSARP, delle Comunità Montane e dell’Arpam.
Alla liquidazione degli ex istituti per le Case popolari continuerà a pensare Nicola Lembo, all’Agenzia per lo Sviluppo agricolo stessa cosa per Antonio Iacobucci e stessa zuppa per le Comunità montane divise tra il sempreverde Antonio Pardo D’Alete, Nicandro Contugno, anche lui da tempo sulla cresta dell’onda, e Domenico Marinelli. All’Agenzia per la protezione ambientale va la dirigente regionale Antonella Lavalle, l’unica a non gravare con oneri aggiuntivi sulle scassate casse regionali.
Quello che sorprende, in larga parte dei rinnovi, è il moto perpetuo della messa in liquidazione di enti che non ce la fanno proprio a morire. Chiudere i conti di un ente in Molise è una cosa complicatissima o, quantomeno, lunghissima. Il caso delle comunità montane è poi tra i più ingarbugliati non essendo dato di sapere che fine farà il personale in forza alle rispettive strutture. Preso forse da un moto di resipiscenza, il presidente Frattura ha vincolato la nomina dei commissari per le Comunità montane alla definizione entro il 30 settembre 2016 di una proposta di “Piano straordinario di liquidazione”. Staremo a vedere quello che accadrà, senza però omettere di censurare una liturgia, quella della proroga delle proroghe, che in Molise ha assunto contorni grotteschi. Niente, in questa Regione, sembra apparire più definitivo del transitorio e, soprattutto, risolutivo del problema parcheggi per amici, amici degli amici e personale politico o parapolitico a cui affidare un incarico che non ne oscuri il ricordo e la memoria.
