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sabato, Aprile 27, 2024

Isernia. Bimbo morto durante il parto, parlano i genitori: giustizia è fatta, qualcuno sbagliò

AttualitàIsernia. Bimbo morto durante il parto, parlano i genitori: giustizia è fatta, qualcuno sbagliò

liliana rodriguez, vincenzo neri, marco pontarelliProprio oggi il piccolo Marco avrebbe compiuto 5 anni. Invece un destino terribile era in agguato nella sala parto dell’ospedale Veneziale, quel maledetto 14 giugno: proprio mentre stava venendo alla luce, qualcosa è andato storto. E quella gioia che i suoi genitori già stavano pregustando, si è trasformata in una tragedia. La sentenza di condanna emessa dal tribunale di Isernia nei confronti dell’ostetrico presente quel giorno in sala parto, non restituirà il suo bambino a mamma Liliana Rodriguez, ma le dà comunque la forza per andare avanti. Anche per questo si dice «soddisfatta e contenta perché è stata fatta giustizia per la morte di mio figlio». Impossibile tuttavia dimenticare. I ricordi di quel giorno sono ancora vivi nella sua mente: «Ricordo quel maledetto giorno come se fosse ieri. Chiesi di vederlo, non immaginavo che fosse morto. Io chiesi: dove sta il bambino? Ma nessuno mi rispondeva. Poi il dottore uscì e mi disse che il bambino non ce l’aveva fatta. Io non capendo bene la lingua italiana (la signora Liliana è originaria della Bolivia, ndr), chiesi: cosa vuol dire? E mi risposero: purtroppo il bambino era grande ed era morto». Ci riproverà ad avere un figlio?«Vorrei, ma ho paura dopo quello che mi è successo», ha risposto Liliana. Fu il padre del piccolo Marco, Vincenzo Neri, originario di Rocchetta a Volturno, a presentarsi in questura per denunciare quanto accaduto. Le spiegazioni che aveva ricevuto non lo avevano convinto. La sentenza di condanna, seppur non definitiva, almeno per ora gli dà ragione: «Sono soddisfatto, è stata fatta giustizia. E sono soddisfatto per il lavoro fatto dagli avvocati Marco Pontarelli e Francesco D’Orsi, dalla Questura, dalla Procura e dal giudice. Mi dissero che il bambino era grande e che non ce l’aveva fatta. Per me ciò non era chiaro e andai a esporre denuncia alla Questura. Soddisfatto? certo, perchè è stata accertata una responsabilità medica. Non era stato controllato bene un tracciato. Non si erano resi conto della decelerazione dei battiti e quindi il bimbo era andato in sofferenza».

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