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venerdì, Aprile 26, 2024

Regionalizzazione della Fondazione Giovanni Paolo II, si scatena la guerra. Iorio avverte: la Cattolica non si tocca

AperturaRegionalizzazione della Fondazione Giovanni Paolo II, si scatena la guerra. Iorio avverte: la Cattolica non si tocca

fondazione-giovanni-paolo-II-la-cattolica-campobasso2di ANNA MARIA DI MATTEO

E’ chiara e ferma la posizione dei consiglieri regionali di centrodestra in Consiglio regionale Iorio, Fusco Perrella, Sabusco e Cavaliere: la Cattolica non si tocca. E’ la risposta all’ipotesi di regionalizzazione della Fondazione Giovanni Paolo II , elaborata dal governatore Frattura, Ruta e Leva. Una ipotesi, spacciata per altro come cosa ormai fatta, quando poi, i vertici della stessa Fondazione hanno risposto picche, smorzando l’entusiasmo dei tre e avvertendo che l’operazione prospettata dal presidente della Regione e dai due parlamentari non si può fare.
E a sostegno al secco no espresso dalla Fondazione, è arrivato il chiarimento, qualora ce ne fosse ancora bisogno, dell’ex governatore Michele Iorio, secondo il quale è estremamente grave solo l’idea di sminuire l’importanza delle strutture di alta specializzazione, «che oltretutto – ha detto – ci consentono di attenuare i rischi legati all’applicazione del decreto Balduzzi che per il Molise prevede l’estinzione dei servizi essenziali per la salute dei cittadini», ha sottolineato Iorio. Che ha poi denunciato la situazione di estremo e pericoloso degrado in cui si trovano gli ospedali pubblici molisani.«Sono il segno più evidente di una governance deficitaria, pasticciata e non in grado di dare risposte ai cittadini», ha accusato.
Ma l’attacco dell’ex presidente della Regione va avanti: «Chiediamo con forza che si accerti la responsabilità di chi, per legge, deve garantire l’efficienza del servizio pubblico – ha aggiunto – E chiediamo che si verifichino soprattutto le condizioni in cui opera l’emergenza del Molise, dal pronto soccorso alle strutture collegate, con la stessa capacità di scovare chi non osserva la regola della timbratura del cartellino».
Una richiesta legata alla necessità di porre un freno al disastro in cui si trova la rete dell’emergenza-urgenza, con gli ospedali che, svuotati di personale e mezzi, non riescono più a garantire neppure i livelli minimi di assistenza, con i pronto soccorso che scoppiano e con la vita dei pazienti messa costantemente a rischio.
E’ questa la denuncia, forte ed allarmata, dei consiglieri di centrodestra che, per bocca di Michele Iorio, sono tornati nuovamente, per l’ennesima volta, a chiedere il coinvolgimento del Consiglio regionale, impantanato in discussioni inutili. «I cittadini si aspettano altro dalla classe politica e credo sia arrivato il momento di dare la sveglia», è il monito di Michele Iorio.

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