di PASQUALE DI BELLO
Prosegue senza sosta l’opera di occupazione dei posti chiave della Regione da parte del presidente Frattura. Al vertice dell’amministrazione regionale, nominato un suo ex socio, Massimo Pillarella, per dimostrate attitudini manageriali impossibili da trovare tra i funzionari regionali.
L’ingegner Massimo Pillarella, ex socio di Paolo di Laura frattura nella Proter, la società che si occupò dello studio di fattibilità della metropolitana leggera (oggi una delle infrastrutture tanto care al presidente della regione e pari al valore di 24 milioni di euro) ed ex componente del nucleo di valutazione per le agevolazioni integrate per le imprese industriali (quello che assegnò 265mila euro alla Biocom di Paolo Frattura), è oggi il nuovo Direttore generale della Regione Molise. Ad incaricarlo è stata la Giunta regionale con la delibera n. 74 del 26 febbraio scorso. A firmare la delibera come presidente della Giunta, l’ex socio di Pillarella, Paolo di Laura Frattura, e a controfirmare il documento istruttorio della delibera, l’ex socio di Frattura, Massimo Pillarella. Pillarella, addirittura, firma due volte: come direttore dell’Area prima e come Direttore generale facente funzioni della medesima area.
Gli abitanti di Cnosso, sede del leggendario labirinto, sono dei costruttori di autostrade fatte solo di rettilinei in confronto a quello che accade in Molise di cui sono capaci il duo Frattura – Pillarella. Se fosse un film da ridere, invece della tragedia che è, quello in onda sugli schermi di Palazzo Vitale, sede della Giunta e sacro palazzo del potere, sarebbe un remake dello sfiziosissimo Zelig di Woody Allen dove il medesimo protagonista recita, come si suol dire, più parti in commedia. Dal Molise di tutti siamo passati al Molise dei camaleonti, popolato da figure tutte provenienti dal cerchio magico di Frattura, capaci di assumere sembianze e modi di fare a seconda delle circostanze dei luoghi e dei contesi. Insomma, come Zelig che si faceva suonatore di jazz tra i suonatori di jazz, medico tra i medici, campione di baseball tra i campioni di baseball e via dicendo, così il fedelissimo Pillarella si scompone in mille personaggi diversi pur di accontentare i desiderata di Frattura.
L’incarico di Direttore Generale, per ora solo di quattro mesi, è stato conferito, dice la delibera, per la dimostrata attitudine manageriale di Pillarella, una capacità tale – è sempre la delibera che parla – non parimenti rinvenibile nei ruoli regionali. A stabilirlo, dice l’atto della Giunta, una comparazione opportuna e ponderata di curricula di dirigenti regionali in servizio e di esterni all’amministrazione inclusi in un apposito elenco. Ciò detto, è mistero fitto e nebbia spessa su chi, come, quando e con quali criteri abbia effettuato questa comparazione. Quello che è certo è che questo scherzetto costerà ai contribuenti, verosimilmente per gli attuali quattro mesi visto che la delibera non specifica altro, la bellezza di 75mila euro a titolo di retribuzione accessoria che vanno ad aggiungersi al trattamento previsto per i dirigenti dal contratto nazionale e ai quali, come se non bastasse, si aggiungeranno altri quattrini come retribuzione di risultato.
Questa la storia, in estrema sintesi, semplice e tutta costruita in casa, in quello che a ragione viene definito il cerchio magico di Paolo Frattura. L’unico dubbio che resta al momento è se più che a Zelig questa vicenda faccia pensare ad un altro film di Woody Allen, “Il dittatore dello stato libero di Bananas”. L’idea che il Molise più che una regione sia diventata la Repubblica delle banane, da sospetto, giorno dopo giorno si sta trasformando in certezza.
