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venerdì, Aprile 26, 2024

“Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità”. A chi giova e chi c’è dietro?

Apertura“Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità”. A chi giova e chi c’è dietro?

di PASQUALE DI BELLO

La neonata sigla “Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità” sta scatenando supposizioni e interrogativi. Dietro ad una sigla apparentemente neutra si nasconderebbero invece interessi di parte.

Uno spettro si aggira per il Molise ma non è il Comunismo. E’ peggio. Perché l’odore di sacrestia che riempie l’aria ci fa pensare a certi fratacchioni medievali – quelli alla Umberto Eco, per restare all’attualità – capaci di ordire trame, tranelli e trappole pur di raggiungere il proprio obiettivo. Parliamo del sedicente “Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità” al cui cuore è caro non la stucchevole diatriba Cardarelli – ex Cattolica, ma la prestazione sanitaria che i cittadini ricevono. Per loro non ci sono né pezze né santi: ogni prestazione deve essere di qualità. E questo ci conforta, visto che sinora avevamo assistito alla frenetica attività di movimenti e comitati il cui obiettivo era una sanità di segno contrario, cioè da schifo. Ora, uscendo dalla caricatura ed entrando nella realtà, alcune considerazioni vanno fatte. Non amando la dietrologia, non ci chiederemo (per il momento) chi c’è dietro (anche perché l’ombra delle zimarre appare evidente) ma a chi giova. Cui protest!

Se consideriamo che ormai da mesi l’intero dibattito sul sistema sanitario regionale verte sostanzialmente tra due poli, pubblico o privato?, la risposta è abbastanza chiara. Soprattutto alla luce di una mistificazione messa in circolo dal Piano operativo scritto da Frattura sotto dettatura del Tavolo romano: quella chiamata integrazione. L’integrazione non esiste. Esiste un progetto di annessione dei reparti di Cardiologia e Oncologia del Cardarelli all’interno della Fondazione Giovanni Paolo II (la ex Cattolica). A questo, si aggiunga poi l’intero sbilanciamento del Piano rispetto alla posizione dei privati. La questione è ormai da tempo sotto la luce del sole. Lo hanno dimostrato i comitati, numeri alla mano, e persino i parlamentari del PD sono stati costretti a mettere le terga al riparo dalle insidie di un elettorato inferocito, dimostrando a Frattura di avere torto marcio su tutta la linea. Ne sono nate varie iniziative, tra cui quella farlocca (come ha detto bene il senatore Di Giacomo) messa in campo da Frattura, ovvero l’ennesima tournee in giro per il Molise al fine di “ascoltare i territori”.

Ora, proprio dal territorio si leva la voce del neonato “Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità”. Un territorio, come qualcuno si è preso la briga di dimostrare, che confina se non si sovrappone a quello della Fondazione Giovanni Paolo II. Il sito di riferimento (www.sanitadiqualita.it), infatti, pare che per li rami porti dritto alla Cattolica. Ora, che la Cattolica difenda la Cattolica, anche se ex, non è un fatto censurabile, lo è invece il fatto che cittadini sedicenti liberi e privi di condizionamento si prestino alla difesa dell’interesse privato. E allora, pur detestando la dietrologia, andrebbe capito chi si può celare dietro a tale iniziativa. Qualcuno sulla rete si è chiesto se l’eminente ed influente curia campobassana sappia di tale iniziativa e cosa ne pensi. Ce lo chiediamo anche noi.

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