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sabato, Aprile 27, 2024

Riunione sul futuro dell’ospedale di Venafro, Sorbo: allibito per la mancata reazione

AttualitàRiunione sul futuro dell'ospedale di Venafro, Sorbo: allibito per la mancata reazione

ospedale venafro«Strano ma vero»: il titolo della storica rubrica della Settimana Enigmistica calza a pennello anche per l’incontro organizzato a Venafro per illustrare il nuovo assetto dell’ormai ex ospedale. Dopo la firma senza leggere e dopo lo smantellamento del Santissimo Rosario, Frattura ha incassato il silenzio. Evidentemente i pezzi al posto giusto sullo scacchiere del potere portano buoni frutti, alla faccia dei venafrani. Nessuna protesta, zero contestazioni, al contrario di quanto accaduto ad Agnone e Isernia; i presenti hanno accolto le novità illustrate dal presidente della Regione e dal direttore generale della Asrem come pugili suonati. Nessun sussulto, nemmeno quando Pirazzoli ha detto che quello di Venafro non sarà più un ospedale. Sono apparse lontane anni luce le manifestazioni di protesta, tant’è che il sindaco Sorbo si è detto «allibito» per il clima surreale della riunione. «Medici e sindacati – ha commentato – non hanno fatto notare le incongruenze del piano. Né hanno aperto bocca le persone che fino a ieri contestavano in piazza o durante le assemblee. A mio avviso ci sono delle criticità, in particolare per il pronto soccorso e il laboratorio analisi, fermo restando – ha concluso il primo cittadino – che tutto ciò che è stato promesso dovrà essere effettivamente realizzato». E da questo punto di vista le perplessità non mancano. Ricollocazione del personale a parte, solo per l’adeguamento della struttura ci vorranno molti soldi, ha fatto notare il responsabile della diabetologia (nonché sindaco di Vairano) Cantelmo. In sintesi il cosidetto ospedale di comunità di Venafro prevede, oltre a una serie di servizi ambulatoriali, 20 posti letto per la riabilitazione, 10 per la cura dell’Alzheimer, 40 per la residenza sanitaria assisitita, 1 punto di primo intervento, il mantenimento della lungodegenza con 12 posti, la chirurgia ambulatoriale e in day surgery. Ma la parte più difficile viene ora, passare cioè dalle parole ai fatti. Partendo da una certezza: il Santissimo Rosario non è più un ospedale.

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