5.5 C
Campobasso
sabato, Aprile 27, 2024

Strade da incubo: “Basta pezze”. 16 parroci bacchettano la classe dirigente e chiedono interventi urgenti

AttualitàStrade da incubo: "Basta pezze". 16 parroci bacchettano la classe dirigente e chiedono interventi urgenti

frana«Non è più possibile continuare a far finta di non vedere, non sapere e quindi continuare a non muovere un dito». E’ il durissimo monito che i parroci di dodici Comuni del Basso Molise rivolgono al presidente della Regione Paolo Frattura, a quello della Provincia Rosario De Matteis e ai sindaci, insomma all’intera classe dirigente. E così quello che la politica non ha avuto il coraggio di fare o su cui comunque non è riuscita a essere incisiva lo ha fatto la Chiesa. 16 preti hanno preso carta e penna e denunciato le pessime condizioni in cui versano le strade interne dei centri abitati. Si tratta di zone tra Petacciato, Guglionesi, Montenero di Bisaccia, Mafalda, Tavenna, Montecilfone, Palata, Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Montemitro, Castelmauro, Civitacampomarano. «Il disastro è così evidente che anche i ciechi se ne accorgerebbero – scrivono i prelati – Non c’è stata e non c’è manutenzione, pur minima e vitale, non c’è stata e non c’è una seria programmazione viaria in zone ormai sempre più abbandonate e di fatto irraggiungibili. Inutile fare nomi di strade o di contrade, tutti comprendono di cosa stiamo parlando. Ormai ‘mettere pezze’ non serve più». Ormai è diventata un’impresa muoversi tra questi paesi con disagi sempre più grandi per studenti e lavoratori pendolari, ma anche per i cittadini che hanno bisogno di cure mediche o semplicemente di fare la spesa. «Lo spopolamento, il degrado ambientale – scrivono – è la conseguenza dello stato di abbandono, della totale assenza di controlli periodici, di sopralluoghi e dei necessari interventi, che devono essere radicali e non soluzioni-tampone. In certe aree non è più possibile spostarsi da un comune all’altro, i nostri contadini con i mezzi agricoli sono costretti a fare strade interpoderali da brividi, strade che per le autovetture sono da tempo assolutamente impraticabili». Un appello drammatico, quello dei parroci, che ha lo scopo di scuotere le coscienze dei responsabili della “cosa pubblica” perché si interroghino seriamente su una realtà che chiede riposte urgenti. «La frequente obiezione della mancanza di fondi non convince: c’è un problema di gestione delle risorse, anche se poche, di razionalizzazione delle spese, di alcune vitali priorità nell’amministrazione e gestione dei pubblici servizi, dell’attenzione agli sprechi» Ecco perchè chiedono un incontro con le istituzioni provinciali e regionali nella speranza di iniziare un percorso di costruttiva e costante attenzione verso comunità che si sentono sempre di più emarginate.

Ultime Notizie