Un lungo corteo di luce ha illuminato i luoghi del ricordo per tenere sempre viva la memoria di una tragedia che ha cambiato per sempre la storia di questo paese e di tutto il Molise rinnovando ogni volta un monito alle istituzioni, alla responsabilità di tutti, affinché la luce sprigionata dal fuoco illumini anche le coscienze. In tanti anche quest’anno hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dal Comitato vittime della scuola in occasione della giornata della memoria. Il ritrovo, nella serata del 31 ottobre, davanti al parco costruito sulle macerie dell’edificio crollato. Bambini, giovani, adulti, anziani, amici delle famiglie, volontari: un modo per consolidare l’affetto e la vicinanza con grande consapevolezza. Prima di mettersi in cammino, il regista Andrea Ortis, che ha realizzato un apprezzato lavoro che collega il disastro della diga del Vajont a quello di San Giuliano di Puglia, ha scandito i nomi delle vittime.
Dal parco della memoria la fiaccolata si è snodata in paese in un’atmosfera particolare, fatta di silenzio e preghiera. La piazza del paese ricostruito dove anche una fontana simboleggia il ricordo, poi il palazzetto dello sport dove furono allineate le bare delle vittime e momenti che solo chi li ha vissuti può capire. Tanta commozione, un grande affetto e un senso di unità tra chi ha condiviso l’esperienza diretta del terremoto e chi è nato dopo e oggi ha fino a tredici anni e non dimentica. Il fuoco delle fiaccole ha illuminato anche la salita che conduce al cimitero dove, con un pensiero dedicato a chi non c’è più, si è concluso il giorno del ricordo. Poi la veglia di preghiera in chiesa e in mattinata la messa di Ognissanti celebrata dal vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, che ha rivolto alla comunità un messaggio di speranza.
Foto: Gianluigi Trasmundi
