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sabato, Aprile 27, 2024

Sanità. Frattura tace sui piani operativi e intanto il sistema collassa

AperturaSanità. Frattura tace sui piani operativi e intanto il sistema collassa

Frattura-2-394bdi GIOVANNI MINICOZZI

Uso delle sale operatorie ridotte al minimo per carenza di anestesisti, assistenza ai ricoverati carente per mancanza di personale paramedico, sistema di controllo del servizio di pulizia a rischio per numero insufficiente di ausiliari nelle corsie, personale medico ed infermieristico ai minimi termini e stressato da pesanti turni di lavoro, liste di attesa lunghissime, mancanza di medicinali e prestazioni gratuite cancellate.
E’ questa la situazione negli ospedali pubblici di Campobasso, Isernia e Termoli, mentre i nosocomi di Venafro, Agnone e Larino sono di fatto chiusi.
Un sistema sanitario regionale ormai allo sfascio pressoché totale, nonostante gli sforzi profusi dal personale addetto.
Per tentare di sopperire alla carenza di medici, con il turn over bloccato, l’Asrem ricorrere sempre più frequentemente ai contratti di prestazione professionale. Il riordino del sistema, più volte promesso dal commissario ad acta Paolo Frattura al momento non esiste e per di più incombe l’applicazione del decreto Balduzzi che potrebbe declassare il Cardarelli a Dea di primo livello, nonché gli ospedali di Isernia e Termoli a presidi di base.
I molisani che hanno necessità di curarsi vanno fuori regione e la mobilità passiva tocca record negativi, con pesanti ripercussioni sul già gravoso debito sanitario regionale.
In tale drammatico contesto, i servizi si riducono a vista d’occhio ed a farne le spese sono soprattutto le persone costrette a convivere con malattie rare, la cui assistenza è stata cancellata.L’ultimo caso che si è stato segnalato, riguarda gli stomizzati, costretti ora a recarsi all’ospedale di Pavia o in altri nosocomi italiani. Uno sfascio totale del sistema che non garantisce più neanche i livelli essenziali di assistenza, obbligatori per legge. Intanto il tavolo tecnico nazionale, dopo aver bocciato i piani operativi predisposti dalla struttura commissariale, attende quelli straordinari, rivisitati e corretti, ovviamente al ribasso, che Paolo Frattura avrebbe già rielaborato e sigillato con il timbro TOP SECRET. Dunque nessuno conosce i contenuti del progetto, ma le conseguenze ricadranno su tutti i molisani.
Eppure, circa due mesi fa, lo stesso Frattura si era impegnato a discutere i nuovi piani operativi, sia con il Consiglio regionale sia con i diversi comitati che, a dire il vero, sembrano aver abbassato il livello di guardia.
Ma tant’è.
A denunciare i disservizi sono rimasti solo alcuni dirigenti medici che rischiano consapevolmente di subire pesanti reazioni dei vertici amministrativi e politici. Già, perché in questa regione il silenzio è d’oro e chi disturba il manovratore è perduto.

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