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venerdì, Aprile 26, 2024

L’Annunciazione di Montorio nei Frentani all’Expo di Milano. “Così l’arte del Molise entra nei circuiti internazionali”

AttualitàL'Annunciazione di Montorio nei Frentani all'Expo di Milano. "Così l'arte del Molise entra nei circuiti internazionali"

In un’altra occasione non la volevano restituire, tanto che fu necessaria una mobilitazione di popolo per riportare in paese un vero e proprio capolavoro. Questa volta l’attesa durerà solo alcuni mesi perché ci sono tutte le garanzie per riconsegnare alla comunità l’Annunciazione di Montorio nei Frentani.
Dalla chiesa collegiata di Santa Maria Assunta la pala d’altare del sedicesimo secolo, opera di Teodoro D’Errico, è stata smontata in un clima di attesa e comprensibile tensione.
E’ stata necessaria una giornata di lavoro prima di poter caricare il dipinto su un camion partito alla volta dell’Expo di Milano. Qui l’opera rimarrà esposta nella mostra I Tesori d’Italia del padiglione Eataly curata da Vittorio Sgarbi che la scorsa estate è stato ospite in paese proprio per ribadire il valore di un che porta in alto il nome del paese e dell’intero Molise. Ora l’Annunciazione entra sempre di più nei circuiti internazionali dell’arte. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, l’architetto Franco Valente e il sindaco di Montorio, Nino Ponte.
Non è un caso se il parroco don Giovanni Licursi ha dovuto rassicurare i fedeli sulla certezza del ritorno dell’opera evidenziando poi il significato di questi momenti.
In tanti hanno partecipato e seguito da vicino le delicate operazioni per smontare la pala d’altare e sistemarla in una cassa di protezione curando tutti i passaggi con grande scrupolo. La pala d’altare è stata assicurata per un valore di cinque milioni di euro.
Il sociologo, Antonio Molino, ha elaborato una riflessione sull’evento: ” 1581-2015. E’ il tempo che può occupare solo l’arte,un’opera d’arte,un artista, un Angelo, quello dell’Annunciazione di Teodoro D’Errico, il più bello del mondo che volerà da Montorio nei Frentani per L’ Expò di Milano. Questa grande opera, situata nella navata sinistra della chiesa di Santa Maria Assunta, di Montorio nei Frentani verrà collocata nello spazio espositivo universale del padiglione Eataly, dove ci sarà una ricca esposizione di opere d’arte
dal trecento al secolo scorso; provenienti da chiese, musei, istituzioni e importanti collezioni private. Dunque anche il nostro capolavoro tra i tesori D’Italia. Vittorio Sgarbi su Panorama del 6 maggio 2015 “Si e’ inteso documentare,dalla Valle D’Aosta alla Sicilia la varietà genetica di  alcuni capolavori concepiti da intelligenze,stati d’animo,emozioni che indicano la natura dei luoghi, le terre, le acque, i venti che li hanno generati.”
Sarà proprio cosi’, la natura del luogo, la terra di Montorio che avrà ispirato prima i committenti i Marchesi Andrea de Capua e Silvia Grimaldi, e successivamente l’artista Teodoro D’ Errico. Forse il borgo medievale rimandava alle casupole di Nazaret o forse
quel ” si’ di Maria era destinato nella sua bellezza a collocarsi pittoricamente anche a Montorio terra di devozione e di fede. Domenica 21 giugno ,alle 11.30 dopo la Messa domenicale, il parroco ha comunicato ufficialmente la “partenza ” dell’Annunciazione.” La documentazione necessaria è completa, l’assicurazione è stata fatta, i permessi e la sicurezza per il trasporto sono stati garantiti.Dunque prosegue il parroco don Giovanni Licursi, vediamo la parte positiva di questo evento.”Sottrarsi a questo avvenimento, sarebbe stato mancare ad una occasione irripetibile, sarebbe stato relegare il grande artista e la grande opera alla sola cappella di Montorio. Noi siamo i custodi che proteggono, ma che non possono opporsi allo spirito dell’arte che è universale. Nessuna preoccupazione.Il nostro pittore merita un palcoscenico internazionale un pubblico mondiale.
I preparativi per la partenza sono commoventi. Questa” pala” è il nostro tesoro di fede e di arte per la nostra comunità e per il Molise…ma questo momentaneo distacco è profetico.
Oggi doniamo questa grande bellezza pittorica e teologica al mondo. La doniamo all’ammirazione di milioni di persone che visiteranno L’Expo che non è una fiera , ma un grande monumento artistico che rappresenta l’innovazione tecnologica, l’economia
la creatività la cultura di 150 paesi di tutto il mondo.E’ l’evento del nostro tempo e ne esprime tette le sue potenzialità. Il nostro capolavoro, in questo contesto universale, dicevo, ha la sua funzione profetica: perchè è parola di vita e di fede. E a chi crede di ammirare solo innovazione tecnologia e cibo si imbatterà in un vero grande evento: L’incarnazione di Cristo”.

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