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venerdì, Aprile 26, 2024

Zuccherificio, minicampagna a ottobre con un impianto a noleggio. I lavoratori: “Presi in giro ma non ci arrendiamo”

AttualitàZuccherificio, minicampagna a ottobre con un impianto a noleggio. I lavoratori: "Presi in giro ma non ci arrendiamo"

Una minicampagna solo ad ottobre da fare non in fabbrica ma con un impianto trasportabile che impiegherà solo dieci addetti sugli ottanta attualmente in cassa integrazione. Questo l’esito dell’incontro tenuto tra l’amministratore unico del Nuovo Zuccherificio del Molise, Enrico Cianciosi e i rappresentanti dei lavoratori. Per i dipendenti, dunque, ci sarà un altro periodo di cassa integrazione in attesa di capire quello che succederà dopo il fallimento della spa. “Dall’incontro del 27 aprile 2015 e in riferimento alla programmazione della campagna saccarifera 2015/2016 – si legge dal verbale – si sono verificati molteplici eventi che hanno stravolto radicalmente quelli che potevano essere i progetti iniziali. Successivamente a tale incontro, infatti, si sono susseguiti la risoluzione contrattuale con la società Aria Food, la semina di circa cinquanta ettari, il fallimento dello Zuccherificio del Molise Spa in data 21 maggio 2015, la mancata approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 in sede di Assemblea ordinaria dei soci del Nuovo Zuccherificio tenutasi il 29 giugno 2015 che hanno posto la srl in una delle condizioni più gravi, sia dal punto di vista operativo che finanziario”. Cianciosi, da parte sua, ha “posto in essere e continua a portare avanti tutti gli atti necessari per la salvaguardia dell’integrità patrimoniale dell’azienda, compresa la quota zucchero affidata alla tedesca Südzucker”. L’amministratore è stato inoltre invitato dai curatori fallimentari della Spa a porre in liquidazione il Nuovo Zuccherificio con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Secondo Cianciosi “uno dei maggiori rischi per la srl è l’eventuale atto di pignoramento da parte di terzi”. Non è chiaro se sarà lui o un commissario liquidatore a gestire la campagna, fatto sta che il manager ha ribadito che “sarà sua cura prodigarsi affinché si possa trovare la soluzione per la salvaguardia sia dell’integrità patrimoniale dell’azienda che della continuità reddituale dei lavoratori anche per mezzo degli ammortizzatori sociali”.

Secondo Antonio Di Lisio, rsu della Flai Cgil “Noi siamo stati presi in giro dall’inizio non ora ma da tempo. Qualcuno si è illuso che qualcosa poteva succedere ma non è successo. Noi non ci fermeremo, siamo con l’azienda, per la continuità, per il lavoro e per il reddito. Torneremo al Ministero per far valere le nostre ragioni, perché avevamo ricevuto molte rassicurazioni e qualcosa si può ancora fare per tante famiglie che ora non possono vedere un futuro certo”.

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