Una dichiarazione di fallimento per la vecchia società, la sesta asta andata deserta, una campagna da fare per la new company sulla quale grava anche lo stato di insolvenza segnalato dal giudice alla Procuradi Larino.
È sempre più critica la situazione dello Zuccherificio e i 79 dipendenti sono sempre più preoccupati. In cassa integrazione da mesi aspettano di capire quali saranno le strategie dell’azienda per mettere in piedi la microcampagna rispetto a uno scenario denso di incertezza con i curatori fallimentari che hanno completato anche l’inventario dei beni.
Le rsu hanno chiesto un incontro con l’amministratore unico, Enrico Cianciosi ricordando di essere ‘fermi’ alla riunione dello scorso 27 maggio e all’impegno, da parte dell’azienda, di chiamare i tecnici a metà giugno per il conto economico della campagna 2015. ‘Noi siamo pronti a rientrare per la manutenzione – ha affermato Antonio Di Lisio della Flai Cgil – attendiamo con ansia di essere richiamati come garantito pochi giorni fa anche se il 21 maggio è stata emanata una sentenza molto chiara del giudice”. ”Non si gioca sulla pelle dei lavoratori – ha osservato il rappresentante di fabbrica – sono otto mesi che stiamo a casa e l’orizzonte non si vede. Ho sempre detto che ognuno di noi si assume le proprie responsabilita e vogliamo capire – ha concluso Di Lisio – se il rischio di fallimento anche della srl sia reale”. Intanto la scadenza del nuovo bando di vendita, il settimo, è stata fissata al prossimo 4 agosto per un importo a base d’asta ancora più basso: undici milioni e 560mila euro.
