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sabato, Aprile 27, 2024

Appalti pilotati, parla il sindaco di Acquaviva d’Isernia: “Sono sereno, lavori assegnati rispettando le regole”

AperturaAppalti pilotati, parla il sindaco di Acquaviva d'Isernia: "Sono sereno, lavori assegnati rispettando le regole"

“Sono assolutamente tranquillo, gli appalti sono stati assegnati nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle regole”. Lo ha detto Lenio Petrocelli, sindaco di Acquaviva d’Isernia, uno degli otto comuni molisani finiti sotto la lente della Guardia di finanza per un presunto giro di appalti pilotati. Contattato telefonicamente, il primo cittadino ha riferito che lui e la struttura municipale si sono messi “a completa disposizione delle fiamme gialle, fornendo tutta la documentazione necessaria”, nella consapevolezza che la vicenda sarà presto chiarita. “Sono sereno – ha aggiunto Petrocelli – per 35 anni sono stato e sono funzionario dei lavori pubblici alla Regione e non ho mai avuto a che fare con la giustizia, perché non ho nulla da nascondere. In ogni caso quelli assegnati dal Comune – ha concluso il sindaco – sono solo piccoli appalti, dalle cifre modeste, a parte uno da 260mila euro”. Intanto il suo avvocato di fiducia, Domenico Di Paolo, ha precisato che finora al suo assistito non è stato notificato alcun provvedimento. Probabilmente l’indagine è solo all’inizio. Non a caso il comandante provinciale della finanza, Amedeo Gravina, non ha rilasciato dichiarazioni, limitandosi al classico “no comment”. Idem il procuratore capo Paolo Albano. Parlerà solo al termine delle indagini, ha fatto sapere. In effetti per esaminare tutta la documentazione acquisita ci vorrà del tempo. Sotto la lente delle fiamme gialle ci sono gli appalti assegnati in otto comuni molisani negli anni 2013-2014. L’indagine non sarebbe partita da un esposto, ma avviata di propria iniziativa dalla Finanza, che ha ipotizzato un sistema collaudato per la spartizione degli appalti. Per non destare sospetti, le imprese della provincia di Campobasso lavoravano in quella di Isernia e viceversa. Associazione a delinquere, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, corruzione e concussione, sono i reati ipotizzati. Complessivamente, tra amministratori, tecnici e sindaci sono indagate 42 persone.

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