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venerdì, Aprile 26, 2024

Reddito d’inclusione sociale: cos’è e come funziona il sussidio che piace a Giovannini

AttualitàReddito d'inclusione sociale: cos'è e come funziona il sussidio che piace a Giovannini
di Andrea Telara

Il ministro del lavoro, Enrico Giovannini , l’ha definita una proposta seria e non esclude di volerla applicare, almeno in parte, con la prossima Legge di Stabilità. Si tratta del progetto ideato dalla Caritas e dalle Acli, due importanti realtà dell’associazionismo cattolico, per istituire un Reddito di inclusione sociale (Reis), cioè un nuovo sostegno destinato a tutte le famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà (sono il 6,8% del totale, secondo le stime più accreditate). Ecco cos’è e come funziona il Reis, che ha incontrato grande interesse nello staff del ministro Giovannini.

L’INDENNITA’ PER I POVERI

La Caritas e le Acli propongono di introdurre una indennità statale destinata a tutte le famiglie che risiedono nel territorio italiano da almeno 12 mesi, indipendentemente dalla loro nazionalità. L’ammontare del sussidio è pari alla differenza tra il reddito percepito dai beneficiari e quello che l’Istat indica come soglia di povertà e che corrisponde a 1.400 euromensili per un nucleo familiare di 3 persone. Se una famiglia ha un reddito complessivo di 1.000 euro, dunque, dovrebbe beneficiare di una prestazione sociale di 400 euro ogni 30 giorni, che le permetterebbe di tornare al di sopra della soglia di povertà. Queste indennità verranno erogate sia attraverso un sussidio diretto in denaro, sia con servizi assistenziali gratuiti.

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