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sabato, Aprile 27, 2024

Idv (Montenero): nessuna revisione con i soldi del Gruppo

EvidenzaIdv (Montenero): nessuna revisione con i soldi del Gruppo

Riceviamo e pubblichiamo la nota (non firmata da alcuno) che segue. A parte il mittente (non si comprende perché a rispondere non siano gli interessati, cioè i consiglieri regionali del tempo, ma il circolo di Montenero di Bisaccia) sorprende la singolarità del ragionamento. Fonte delle informazioni riportate nell’articolo è un atto ufficiale della Corte dei conti. Ora, possiamo comprendere che si voglia smentire un pezzo giornalistico ma che si pretenda di smentire anche la magistratura contabile, ci pare eccessivo. Sulla corretta imputazione delle spese decideranno gli organi competenti i quali, allo stato degli atti, hanno già detto abbastanza: né i contributi al partito, né le spese di “Revisione auto” (testuale) erano da sostenere con i fondi destinati al gruppo. Non lo dice l’ottimo inquisitore Pasquale Di Bello (probabilmente per l’Idv di Montenero un’altra ottima inquisitrice deve essere anche Milena Gabbanelli), lo dice la Corte dei conti. Detto questo, anziché parlare di caccia alle streghe (non ne avremmo nessun motivo), forse sarebbe il caso fare sfoggio di umiltà anziché di muscoli e, soprattutto, di fare chiarezza su quanto contestato da un atto ufficiale della magistratura contabile.

PDB

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Che la libertà di stampa sia un diritto fondamentale di questa Repubblica e che l’Italia dei Valori l’abbia sempre difeso a spada tratta è un dato di fatto imprescindibile come lo è la voglia di diffamare l’IDV piuttosto che informare i cittadini. Il riferimento è all’articolo da lei pubblicato in data 4 luglio 2013 dal titolo “L’Italia dei motori. All’IDV la revisione all’auto la fanno con i soldi del Gruppo”.

Diffamante perché su molti organi di stampa era già stato chiarito che non si trattava di revisioni di auto, ma semplicemente di rifornimento  carburante effettuato da dipendenti del Gruppo per missioni. Ma si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non è colpa nostra se l’intestazione commerciale del distributore sia “Centro revisioni auto” seguito dal nome del proprietario della stazione di servizio.

Ancora più diffamante poi è sostenere che abbiamo versato soldi alla struttura nazionale del partito. Mai un soldo dei fondi del gruppo è stato destinato al partito nazionale. Il contributo contestato dalla Corte dei Conti, riguarda infatti il partito regionale ma si tratta di un rimborso per le spese che la struttura sostiene per l’ attività  politica sul territorio. Cosa che, non essendo ancora entrato in vigore il decreto 174 e le sue norme attuative, all’epoca dei fatti contestati, era consentita dalla legge.

Purtroppo la caccia alle streghe orami è iniziata e bisogna dire  che lei, direttore Di Bello, è un ottimo inquisitore. Rispetto a questa diffamazione ne risponderà, ovviamente,  nelle sedi opportune.

Il circolo IdV di Montenero di Bisaccia

 

 

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