13.8 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Medico palpeggiatore, tocca le pazienti in Guardia medica

AperturaMedico palpeggiatore, tocca le pazienti in Guardia medica

di Tonino Danese

Sono andate da lui per essere visitate, fiduciose di quel rapporto professionale che c’è e ci deve essere tra medico e paziente. Ma la visita, alla fine, si  è trasformata in un incubo. Quel medico di 57 anni, avrebbe approfittato del suo ruolo per allungare le mani, toccare e lo avrebbe fatto più volte, stando alle carte dell’ordinanza del giudice Rinaldi che ne ha disposto gli arresti domiciliari, su richiesta del sostituto procuratore Nicola D’Angelo.

Dalle indagini della Squadra Mobile, partite nell’agosto del 2012, il medico chirurgo, questa la sua specializzazione, avrebbe approfittato di almeno tre pazienti, due ragazze poco più che ventenni e una minorenne. E lo avrebbe fatto in due comuni della provincia di Campobasso, sia come guardia medica, sia nello studio, come sostituto di un suo collega, che però era all’oscuro di tutto.

I poliziotti hanno avviato le indagini un anno fa, quando una giovane era andata in questura denunciando di essere stata palpeggiata dal medico, nel suo studio. Si sarebbe anche ribellata, sgomenta per l’accaduto, incredula. Gli uomini agli ordini del dirigente Annicchiarico hanno cercato conferme per inchiodarlo e queste sono arrivate un paio di mesi fa, quando ai Carabinieri del paese dove il dottore faceva la guardia medica, hanno raccolto la testimonianza di una ragazza. Avrebbe subito la stessa violenza della prima. Stesse modalità, ha raccontato al maresciallo che subito ha allertato la Procura. In più, la giovane ha raccontato che anche un’altra ragazza, minorenne però, sarebbe stata vittima delle attenzioni dell’uomo, sempre nella guardia medica. Attenzioni simili alle altre. E lei ha confermato tutto ai poliziotti, anche se i genitori, ha riferito Annicchiarico, hanno cercato di minimizzare.

Tutte prove per il sostituto D’Angelo sufficienti per richiedere la misura cautelare che il Gip ha concretizzati con i domiciliari. L’accusa è violenza sessuale aggravata dal fatto che è un funzionario pubblico e che una delle sue vittime è minorenne Una storia, comunque, che sembra avere altri risvolti. Il medico, infatti, avrebbe anche consumato rapporti sessuali consenzienti nello studio, sempre all’insaputa del collega. Le indagini sono in corso. Fondamentale, in questo caso, ha spiegato il capo della Mobile, il coraggio di chi ha denunciato e che deve spingere in generale tutti a fare lo stesso, in casi simili.

Ultime Notizie