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venerdì, Aprile 26, 2024

Campobasso, il sindaco senza numeri tenta di ‘agganciare’ Costruire democrazia

AttualitàCampobasso, il sindaco senza numeri tenta di ‘agganciare’ Costruire democrazia

L’Udeur con i suoi cinque consiglieri e un assessore è fuori dalla maggioranza e i tre dissidenti Columbro, Ambrosio e Gesualdo non garantiscono più il loro sostegno. Per Di Bartolomeo le cose si mettono male.

L’ufficialità manca ancora ma ormai l’Udeur è fuori dalla maggioranza al Comune di Campobasso.  E’ la diretta conseguenza delle elezioni regionali e dell’accordo che il commissario Vincenzo Niro ha siglato con il centrosinistra alla vigilia del voto. Una conseguenza non da poco, visto che in Consiglio comunale gli eletti del partito di Mastella sono ben cinque, oltre all’ assessore, Maria Grazia De Vincenzo che a questo punto è fuori dalla Giunta. Una defezione pesantissima che il sindaco deve  necessariamente tamponare, anche perché ci sono almeno tre consiglieri, Columbro, Ambrosio e Gesualdo che stanno contestando apertamente il suo operato. Anzi, i più maligni ipotizzano una loro imminente adesione all’Udeur in vista delle prossime elezioni comunali. Alla luce di questa situazione è chiaro che Di Bartolomeo deve correre ai ripari. E così, secondo indiscrezioni, starebbe provando la via del dialogo  con i tre consiglieri di Costruire democrazia Durante, Cuomo e Coralbo per tentare un accordo politico. In cambio il sindaco avrebbe già pronto un posto in Giunta, pare, proprio per Coralbo. Si tratterebbe del tentativo di tenere in piedi una maggioranza che ormai perde i pezzi e che è ridotta al lumicino. Dal canto loro, i consiglieri del centrodestra, quelli che ancora sostengono Di Bartolomeo,  nel corso di una recente riunione sono stati molto chiari:  gli hanno chiesto di rivedere l’attuale assetto dell’esecutivo, tenendo conto del peso elettorale di ciascun partito e soprattutto dell’abbandono dell’Udeur. Che il primo cittadino sia sotto pressione è evidente a tutti: nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, convocato per l’approvazione del Consuntivo 2011, D Bartolomeo  è andato su tutte le furie a causa della protesta inscenata in Aula da alcuni disoccupati.  E’ stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo. Il sindaco ha fatto la sua solita sfuriata, aggiungendo l’intenzione di dimettersi. Una minaccia che poi è rientrata ma che la dice lunga sulle tensioni che agitano la maggioranza. Che ad un anno dal voto si avvicina alla resa dei conti.

 

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