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venerdì, Maggio 17, 2024

Ricorsi elettorali, si chiede l’annullamento delle elezioni regionali

AttualitàRicorsi elettorali, si chiede l'annullamento delle elezioni regionali

di GIOVANNI MINICOZZI

A distanza di trenta giorni dalla proclamazione degli eletti in Consiglio regionale, sono stati presentati, come previsto, i tre ricorsi elettorali. Il primo, patrocinato dagli avvocati Lucia Liberatore e Margherita Zezza per chiedere l’esclusione della lista Movimento Cinque Stelle. Se fosse accolto, determinerebbe la sostituzione, tra i banchi della minoranza, di Antonio Federico e di Patrizia Manzo con Nicola Romaguolo (Progetto Molise) e Michele Durante (Costruire Democrazia) o Gianluca Cefaratti (Fare Molise). Un pool di avvocati della provincia di Isernia, ha depositato, invece, il secondo ricorso per verificare la regolarità nell’attribuzione dei seggi tra le due circoscrizioni. In particolare, secondo i ricorrenti, alla provincia di Isernia spetterebbero altri due eletti: Antonio Greco per il Movimento Cinque Stelle in sostituzione di Patrizia Manzo e Cosmo Tedeschi (Italia dei Valori) al posto di Cristiano Di Pietro. Ma gli occhi sono tutti puntati sul terzo ricorso firmato da un gruppo di cittadini elettori e patrocinato dagli avvocati Vincenzo Iacovino, Michele Marone e Margherita Zezza. Nel mirino è finito il listino di Paolo Frattura poiché sarebbe stato depennato all’ultimo minuto il nome di Mario Pietracupa, con il quale erano state raccolte le firme, e inserito quello di Vincenzo Niro. Inoltre, nel ricorso si ipotizza la mancanza del numero delle firme sia per la lista provinciale dei Comunisti Italiani sia per quella del Movimento Cinque Stelle che, quindi, dovrebbero essere escluse con la conseguente prova di resistenza trattandosi di oltre 36mila voti riportati dalle due liste. Infine, secondo i ricorrenti mancherebbero le deleghe dei partiti nazionali, Pd, Sel e Italia dei Valori, ad utilizzare i rispettivi simboli. Dunque, in caso di accogliemento del ricorso, si rischirebbe per la terza volta l’annullamento delle elezioni regionali, nonostante i 36mila voti di scarto tra Paolo Frattura e Michele Iorio e i problemi seri che assillano i molisani. Insomma, non c’è nessuna stabilità alla Regione, tanto che si riparte dai ricorsi elettorali. Intanto, sul fronte politico è da registrare un primo chiarimento, avvenuto venerdì notte, tra Paolo Frattura, Roberto Ruta, Aldo Patriciello, Mario Pietracupa e Vincenzo Cotugno (assente Danilo Leva perché impegnato sul fronte delle primarie di Isernia). Nel corso dell’incontro, il senatore Roberto Ruta ha spiegato ai vertici di Rialzati Molise le motivazioni della scelta fatta dal Pd per l’elezione di Vincenzo Niro alla presidenza del Consiglio regionale a scapito di Vincenzo Cotugno. Ruta e Frattura hanno anche riconosciuto che la coalizione ora dovrà risarcire gli alleti rimasti fuori da tutto ma – hanno spiegato – il rimpasto per la giunta non è previsto. I vertici di Rialzati Molise hanno preso atto delle spiegazioni fornite e degli impegni assunti, ma hanno chiesto di approfondire la questione nei prossimi giorni.

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