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venerdì, Aprile 26, 2024

Bagno di pubblico per l’incontro con i candidati alla Presidenza della Regione organizzato dal Giornale del Molise

AperturaBagno di pubblico per l’incontro con i candidati alla Presidenza della Regione organizzato dal Giornale del Molise

di Michele Mignogna

Tantissimi i cittadini presenti alla Biblioteca Albino per l’iniziativa organizzata dal Giornale del Molise con i candidati alla Presidenza della Regione Molise, assente solo Colella per motivi personali. Un dibattito pacato, coordinato dall’editorialista Pasquale Di Bello. I candidati hanno avuto il tempo per poter esprimere le loro opinioni e i loro programmi in vista della competizione elettorale.

 Mancava solo Colella al dibattito organizzato da questo giornale con i candidati alla Presidenza della Regione Molise, un dibattito pacato, seguito da decine di cittadini presenti nella sala convegni della Biblioteca Albino a Campobasso. Lavoro, sviluppo, giovani e futuro di questa Regione, al centro del dibattito. Ognuno con le proprie differenze, politiche e sociali, ha cercato di spiegare che per governare questa Regione ci vuole competenza e soprattutto programmazione, cosi come dice il candidato di Rivoluzione Civile Antonio de Lellis, “ci risulta che una buona parte di fondi europei che arrivano in Molise non vengono spesi o vengono spesi male”, ma De Lellis ha sottolineato anche che il suo schieramento dovrà occuparsi, con la massima priorità anche dei beni comuni, a partire dall’acqua che deve rimanere pubblica, una nota stonata per De Lellis l’appoggio di De Magistris a Romano, mentre a livello nazionale appoggiaIngroia. Chiaro a questo punto il disaccordo di Iorio che ha sostenuto l’esatto contrario, e cioè che “ i soldi che arrivano sia dall’Europa sia dal Governo nazionale sono spesi, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, le aziende in difficoltà, a partire dalla Solagrital e lo Zuccherificio del Molise, sono state aiutate anche a mantenere i livelli occupazionali, ma non solo loro – ha precisato Iorio – anche altre aziende abbiamo aiutato”, ha snocciolato dati e cifre il Presidente uscente, sottolineando, come, il suo Governo ha realizzato delle opere che sono al servizio dei molisani. Non sono mancate però anche le scaramucce con un Romano inedito, poco aggressivi e molto pacato anche lui, che però ha sottolineato e confermato tutto ciò che dice da mesi e cioè che “ormai il centro sinistra molisano è organico al sistema Iorio, basta guardare i salti che ci sono stati tra uno schieramento e l’altro, non tralasciando nemmeno i precedenti penali di alcuni candidati”, ma al centro del programma di Romano c’è la legalità, in tutte le sue forme, e che deve guidare la nuova amministrazione. Dal canto suo Frattura ha preferito rispondere sui fatti e sul suo programma, sottolineando come “una vocazione primaria di questo territorio è l’agricoltura, e da qui bisogna ripartire, come per esempio non ha senso lasciare ettari di terreno senza essere coltivati quando, con un programma serio si potrebbero fare diverse colture e perché no, soddisfare in buona parte anche il fabbisogno delle aziende di trasformazione locali”, ma Frattura ha voluto rispondere anche agli altri candidati sulle alleanza, per certi versi inediti, che sono nate proprio nel centro sinistra, sottolineando come si è cercata un’aggregazione di forze che può dare al Molise la dignità che merita. Per Antonio Federico del Movimento cinque Stelle “la trasparenza e la buona amministrazione devono essere alla base della nuova amministrazione regionale, noi, cosi come a livello nazionale gli altri del movimento, pensiamo che partire da una buona riduzione delle spese per i politici, sia un passo avanti nella soluzione di alcuni problemi”, e qui ha rimarcato che gli eletti del suo movimento rinunceranno a buona parte dei compensi per utilizzarli in cose utili in Molise, non solo, per Antonio federico, i consiglieri eletti devono firmare le dimissioni in bianco, e a decidere se possono continuare o meno, devono essere le assemblee cittadine da tenersi ogni sei mesi e che verificheranno il lavoro fatto. Insomma nei minuti che hanno avuto a disposizione i candidati alla Presidenza della Regione, hanno avuto modo di comunicare ai cittadini cosa vogliono fare e soprattutto come le vogliono fare.

 

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