BEIRUT – Almeno 60mila persone, tante quante possono affollare le tribune e le curve di uno stadio da calcio, sono state uccise in Siria in venti mesi di repressione e violenze: è il dato inedito e scioccante diffuso oggi dall’Onu. A queste vittime se ne aggiungono altre freschissime, cadute in due diverse stragi compiute da raid aerei governativi attorno a Damasco su civili in fila al panificio in attesa della quotidiana razione di pane e ad una stazione di benzina.