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sabato, Aprile 27, 2024

Scarabeo:Il piano sanitario del commissario Basso ci penalizza ma è la conseguenza della politica scellerata di Michele Iorio.

QDScarabeo:Il piano sanitario del commissario Basso ci penalizza ma è la conseguenza della politica scellerata di Michele Iorio.
Massimiliano Scarabeo

Nella seduta di Consiglio Regionale che affrontava il problema della sanità, il consigliere regionale e vice segretario del Partito Democratico molisano, Massimiliano Scarabeo, denuncia la politica e la cattiva gestione portata avanti in questi anni da Michele Iorio in materia di sanità, alla luce del forte ridimensionamento previsto dal piano presentato al Governo, dal commissario Filippo Basso. Il rischio, afferma il consigliere Scarabeo è che si compromettono i livelli minimi di assistenza aggiungendo altri problemi a quelli che il Molise è costretto a patire.

 

 

La discussione che è stata aperta relativamente al Piano sanitario, non può  non meravigliarci ancora una volta, forse l’ultima, considerato che quanto presentato al  Governo dal Commissario Basso, altro non è che la fine della sanità molisana. E’ evidente che dopo anni di sperperi, cattiva gestione di una mole immensa di denaro pubblico, senza aver conseguito nessun risultato sul piano della qualità e anche della quantità dei servizi erogati dalla sanità regionale, nessuno crede più a coloro i quali sono stati gli artefici di questo disastro. Il problema, è inutile dirlo, affonda le radici nella   politica che ha governato questa regione e che mai ha guardato al futuro del Molise, limitandosi, spesso, a gestire le cose nelle solite maniere: familistiche, clientelari, con interessi che non sono andati verso il bene comune. Non voglio fare demagogia, ma quanto riportato a Roma dal Commissario incaricato dal Governo per dirimere la intricata matassa della nostra sanità regionale, segna la fine anche della storia di una certa politica, portata avanti negli ultimi anni, nel Molise. E se di errori si vuol parlare, allora sottolineerei che quello più grande mai commesso è stato consentire a Michele Iorio di rimanere al proprio posto, per continuare a smantellare la sanità regionale attraverso un’irrazionale ridimensionamento degli ospedali pubblici, senza preoccuparsi dei problemi che ciò poteva creare e, soprattutto, senza ottenere i risultati che i molisani si aspettavano. Il lavoro portato avanti dalla IV Commissione consiliare è stato inutile,  se è vero che il Piano sanitario redatto dal sub Commissario Basso, ha addirittura bypassato Michele Iorio e l’Assessore regionale alla sanità, esautorandoli, di fatto nelle scelte da farsi. Un Piano sanitario che cancella la sanità di questa regione, frutto non solo del rispetto di alcune regole dettate dal particolare momento congiunturale ma, soprattutto, per correggere, sulla pelle dei molisani, gli sprechi mai controllati, col risultato disastroso, in termini di servizi che la chiusura di ospedali come quello di Venafro, Larino, Agnone, produrrà a breve. Nel corso degli anni, nonostante le tante insistenze dell’intero Molise, non si è voluto capire, benché fosse chiaro a tutti, che la riorganizzazione della rete sanitaria molisana, doveva passare attraverso l’ottimizzazione dei servizi, la specializzazione dei vari presidi sanitari, una collaborazione con la sanità privata legata all’eccellenza che questa poteva offrire e non come sostituto di quella pubblica, ridotta all’incapacità di fornire persino le più semplici prestazioni. Così ospedali come Venafro, e Agnone, sono stati praticamente annientati. Non importa se il primo registra una mobilità attiva e il secondo è avanguardia in un territorio già di per se disagiato, dove, col ridimensionamento della rete di trasporti regionali, i problemi aumenteranno ancora. Per non parlare dei problemi in altri ospedali, da quello di Isernia al Cardarelli di Campobasso, con i disagi che i reparti e gli operatori hanno dovuto sopportare causa l’impreparazione e l’inadeguatezza di quelle strutture, ad affrontare, improvvisamente, l’aumento delle prestazioni alle centinaia di pazienti che hanno visto ridimensionarsi o perdere i propri  punti di assistenza sanitaria. Il taglio netto dei posti letto, compresi quelli alla sanità privata previsti dal Commissario Basso, è il colpo di grazia, che aggiunto al disavanzo che il comparto registra, lascia presagire, per chi sarà chiamato a breve, a governare questa regione, di intraprendere una durissima battaglia per riuscire ad equilibrare l’equazione costi e servizi. In casi come questo, credo sia obbligo del  Governatore fare meno chiacchiere e giocare finalmente a carte scoperte, dato che parliamo del futuro di questa regione: ammettere perciò i propri errori significa aprire un confronto per tentare di limitare i danni. Forse è più intellettualmente onesto che sbraitare contro Basso o il Governo di Roma, per far credere che le cose stanno diversamente. L’azione politica di  questo governo regionale, in modo particolare sulla sanità, è stata un fallimento, e questo Piano sanitario ne è la certificazione, termino con l’auspicio che di fronte ad una simile situazione, ogni parte politica presente in questo Consiglio tenga conto che fuori da questo consesso c’è un Molise in ginocchio che non vuole più sentire storie ma iniziare il necessario cammino di crescita che un classe politica migliore, sarà capace di dargli.

 

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