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sabato, Aprile 27, 2024

Larino, “ciak si gira” al carcere. Detenuti protagonisti di un cortometraggio

QDLarino, "ciak si gira" al carcere. Detenuti protagonisti di un cortometraggio

Un progetto nato come un esperimento, quello di unire un gruppo di venti detenuti in un laboratorio di due mese dal quale fare nascere una sceneggiatura girata, in seguito, da loro stessi.

Una scommessa vinta al carcere di Larino che si è trasformato in un set cinematografico molto particolare per realizzare un cortometraggio.

Luoghi di vita all’interno della casa di reclusione dove sono state ricreate le scene, dove i detenuti sono diventati attori capaci di legare con le dinamiche di un evento artificiale ma realistico e calarsi nelle parti dei personaggi del corto “L’ultima sera d’estate”.

Tra loro c’è Catello che descrive così questa esperienza: “Un’iniziativa che rifarei mille volte, entusiasmante, ricca di significato, capace di associare significati a riflessioni dentro e fuori dal carcere, come il lavoro che svolgevo e gli errori che ho commesso”.

Il corto è stato realizzato dalla Bag Produzioni di Roma, realtà professionale che parla molisano, e presentato nella sala del carcere insieme all’associazione Ultrantirazzista di Campobasso.

Il regista Riccardo Ricciardi ha definito “un’impresa titanica quella di ricreare il mondo esterno” in una struttura del genere:

“Nonostante nessuno (o quasi) di loro non fosse mai stato davanti a una macchina da presa, il risultato è stato sopra ogni aspettativa, soprattutto per il loro impegno, abnegazione e voglia di ricreare qualcosa che veniva dal profondo di tutti loro”.

Nel corto si intrecciano sogni di un ragazzo e i legami che ogni uomo ha nella sua vita, le strade da prendere che non sempre sono giuste ma dettate dagli eventi e dai rapporti.

Il direttore del carcere di Larino, Rosa La Ginestra evidenzia così il senso del progetto:

“Tutto il progetto è un valore, ringrazio l’associazione Ultrantirazzista di Campobasso che ha ci ha proposto un pacchetto di iniziative, la produzione e ovviamente tutti i detenuti che hanno partecipato con grande impegno alle attività”.

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