Nel Molise siamo costretti ad assistere al penoso spettacolo di magia dove il prestigiatore di turno tira fuori dal cilindro il nome del papabile Presidente che spera di governare la regione, in tutto questo una sola certezza i dirigenti molisani di SEL il loro Presidente l’hanno già scelto è un imprenditore proveniente dalle fila del centro-destra che ovviamente secondo le logiche dei dirigenti SEL rappresenta al meglio quei valori della pseudosinistra che metterebbe in discussione il libero mercato senza regole e metterebbe in discussione le politiche finanziarie della UE come spesso ricorda nei comizi il loro leader nazionale.
E’ singolare che il segretario regionale di SEL parli ai molisani di leaderschip ma non tratta i temi che sono all’ordine del giorno ad iniziare della preoccupante situazione del Lavoro, le decine di aziende del nucleo industriale di Termoli che rischiano la chiusura, tra i tanti lavoratori in difficoltà gli operai molisani di Sevel hanno dovuto costituire un comitato per far valere le loro rivendicazioni, nessun intervento sui problemi della vigilanza privata, sulle aziende che hanno grosse difficoltà per l’accesso al credito, i dati diffusi dalla Banca d’Italia disegnano una situazione allarmante nel Molise tante le aziende in crisi non ultima i guai del Carrefour che chiuderà a febbraio e lasciando senza reddito altre 54 famiglie, e singolare che non si prenda posizione sulla cementificazione selvaggia nel Molise ed in particolare a Campobasso dove si è costituito un comitato sul tema, nulla sul come si deve reinventare una città, per rivitalizzare il piccolo commercio ed il piccolo artigianato ma si seguono giri di tavoli che sono la dimostrazione di quanto sia distante dai molisani quel tipo di politica.
Alle donne e gli uomini di sinistra, al mondo della scuola e della cultura,ai piccoli commercianti ed artigiani, alle associazioni che si occupano sul territorio dei problemi quotidiani dei più deboli agli imprenditori che non si muovono nella logica di prenditori chiediamo di essere parte attiva di un cambio di passo, noi ci siamo, Movimenti come Laboratorio Progressista unitamente a Rifondazione Comunista ed altri movimenti presenti sul territorio che fanno riferimento ai valori della sinistra storica italiana stanno lavorando per creare i presupposti di una grande alleanza che sia fuori dalla logica dei partiti istituzionali di centro-sinistra, non ci appassionano i nomi dei candidati ma programmi concreti per la regione e risposte che indicano con quali risorse ed in quanto tempo le proposte possono essere attuate.
