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sabato, Aprile 27, 2024

Pd, è guerra sullo Statuto. I Circoli contestano la segretaria che ribatte: tutto regolare

AttualitàPd, è guerra sullo Statuto. I Circoli contestano la segretaria che ribatte: tutto regolare

di GIOVANNI DI TOTA

La discussione, aspra, viaggia su due livelli. Quello formale, emerso in superficie sul quale si sta consumando il duro faccia a faccia tra il segretario e i circoli.

L’altro, sostanziale, che però scorre sotterraneo ed è, con ogni probabilità, la miccia che ha innescato la polemica.

Andiamo per gradi. I circoli, ma prima di loro un bel pacchetto di componenti dell’assemblea regionale del partito, contestano le procedure con cui a Ferrazzano è stato messo ai voti e approvato il nuovo statuto del Pd.

Tutto falso, patacche, carte taroccate hanno sostenuto una trentina di  dissidenti, sollevando dubbi sull’autenticità di quel risultato.

Su questo terreno, formale appunto, Micaela Fanelli ha più volte ribadito di essere sicura del fatto suo. Tutto è in regola, ha messo nero su bianco il segretario, verbali e carteggi sono in via del Nazareno dove nessuno ha avuto nulla da ridire.

Lo scontro, sull’aspetto tecnico, ha inevitabili riverberi politici. Il durissimo attacco di Laura Venittelli all’indirizzo del segretario rimarrà uno dei passaggi più tosti della storia recente del partito. Diviso ormai in due.

L’oggetto del contendere, però, dicono i rumors interni, non è tanto la forma, quanto al sostanza. Contenuta in un codicillo dello statuto che ha fatto inalberare mezzo estabilischment. Stando a quella clausola, ricalcata dal documento nazionale, gli eletti che hanno sulle spalle già due legislature, non potranno ricandidarsi. Nulla di nuovo, potrebbe essere l’obiezione. Funziona così anche a livello nazionale. La novità è che le legislature si contano anche quando sono state vissute con una casacca diversa da quella del Pd.

In questo caso, solo a mo’ di esempio, in Consiglio regionale il solo che potrebbe riproporre il suo volto sui manifesti elettorali alla prossima tornate è il consigliere Di Nunzio. Per gli altri, stagione politica finita. Si torna al vecchio lavoro, per chi ce l’ha. Già e chi ce l’ha. Insomma, quel passaggio è andato di traverso a molti, tanti. Anche di primo livello. Con l’aria che tira, è l’hastag di Matteo Renzi, finisce che di rottamazione muore anche chi la professa.

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