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venerdì, Aprile 26, 2024

Venafro. Di Battista infiamma la piazza: il Molise sarà la prima regione a 5 Stelle

AttualitàVenafro. Di Battista infiamma la piazza: il Molise sarà la prima regione a 5 Stelle

Piazza Porta Nuova piena di gente a Venafro per il primo comizio da ex parlamentare di Alessandro Di Battista, in Molise per sostenere Andrea Greco, candidato presidente del Movimento 5 Stelle. Durante il suo intervento Di Battista non ha di certo risparmiato frecciate al centrodestra, ma soprattutto ha invitato i cittadini a interessarsi di politica: il cambiamento parte da voi e dal vostro voto – ha detto – altrimenti non avrete più diritto di lamentarvi. L’occasione per cambiare rotta in Molise la offre proprio il Movimento 5 Stelle: “Sono venuto a dare una mano – ha spiegato – perché questa è una regione che merita un po’ di riscatto, un po’ di diritti. Una sanità pubblica decente, il lavoro. Tanta gente se ne va. L’Italia la sta distruggendo l’illegalità, l’immoralità, i conflitti di interesse. Speriamo che questa diventi la prima regione amministrata dai 5 Stelle. La piazza a Venafro? Piena, mi pare. È il primo comizio che faccio da ex parlamentare. Non mi aspettavo così tante persone. Evidentemente Andrea Greco e tutta la sua squadra stanno facendo un ottimo lavoro. La piazza è per loro, non per me”. Al termine dell’incontro Di Battista è stato sommerso dall’affetto di militanti e simpatizzanti del movimento. Poi ha parlato anche con i giornalisti, toccando il tema caldo di queste ore, le consultazioni. L’ex parlamentare dei 5 stelle non ha escluso intese né con il Pd né con Salvini, ma il suo no a Berlusconi è stato netto: “Di Maio ha sempre detto di parlare con tutti sulla base di un contratto con scritti in maniera dettagliata dei punti di governo. Per noi è fondamentale questo, fare delle cose. Siamo convinti che cose utili per il Paese non si potranno fare con Berlusconi”. E con la sinistra? “Non parlo di Pd, Lega, ma in generale. Per me Salvini si deve sganciare da Berlusconi, per il bene suo e del Paese. E il Pd si scongelasse un minimo. Insomma: ci sono delle cose da fare, lo dico da cittadino. Vanno risolti i conflitti d’interesse, bisogna colpire la corruzione e le mafie, creare una banca pubblica d’investimento, dare un reddito di cittadinanza perché le persone stanno morendo di povertà estrema”. E se ci fosse un premier diverso da Di Maio, i 5 Stelle lo accetterebbero: “No, non sono ragionamenti neanche da fare”, ha tagliato corto Di Battista tra gli applausi dei sostenitori del Movimento.

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