13.8 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Antonio Di Pietro presidente. Scaricato da Renzi alle politiche, presenta il simbolo “Grande Molise” per sfidare Frattura

AperturaAntonio Di Pietro presidente. Scaricato da Renzi alle politiche, presenta il simbolo "Grande Molise" per sfidare Frattura

di GIOVANNI MINICOZZI

E’ passata sotto silenzio la dichiarazione schok rilasciata da Antonio Di Pietro nel corso dell’ultima puntata di Moby Dick circa la sua candidatura alla Presidenza della Regione Molise. Maltrattato dal Pd, al quale aveva offerto la sua candidatura al Senato dopo le insistenti richieste avanzate in tal senso da Micaela Fanelli e Paolo Frattura poi scaricato in malo modo da Matteo Renzi, l’ex ministro è pronto a restituire pan per focaccia non votando per il Pd alle politiche e lanciando la sua candidatura alla Presidenza della Regione in contrapposizione a Paolo Frattura. “Mi avete usato come specchietto per le allodole” -aveva scritto Di Pietro in un messaggio inviato a Paolo Frattura appena avuta la notizia di essere stato sostituito da Enrico Colavita come aspirante senatore del Pd. Di Pietro lascia trapelare anche il dubbio che i Democratici hanno utilizzato prima la sua persona e poi quella di Giovanni Di Stasi per coprire le manovre in atto sulla candidatura di Colavita per la quale Matteo Renzi, Paolo Frattura e Micaela Fanelli avrebbero lavorato da almeno quindici giorni prima della decisione finale. “Io non mi sono mai proposto – ha detto Di Pietro – E’ vero invece che mi è stata richiesta la disponibilità e molte volte. Ci ho pensato e ripensato, poi alla fine ho pensato : ma accidenti se i molisani mi vogliono mi faccio votare da loro; se mi vogliono davvero vado in Parlamento a portare avanti il Molise come ho sempre fatto. Il risultato è stato che fino alle undici di sera mi avevano assicurato il seggio al Senato dopo di che è arrivato il Segretario nazionale del Pd e ha detto: ‘fino a quando sono segretario io quel giustizialista di Di Pietro non ce lo voglio in Parlamento. Ne ho preso atto però , se permette, adesso io personalmente non potrò votare quel Pd che appartiene a Renzi. Lui mi ha detto “io non ti voglio ” e che faccio io ? Gli vado a fare la festa? È chiaro che non lo posso votare se non mi vuole e chi non mi vuole non mi merita”. –

La sua attenzione ora è concentrata sulla Regione? I bene informati dicono che lei ha già pronto il simbolo per le regionali. ” Confesso, ammetto l’addebito“. Fin qui le dichiarazioni rilasciate a Telemolise da Antonio Di Pietro. In sostanza , il Tonino Nazionale reo confesso sulla sua volontà di candidarsi alla Regione, non vota Pd ed è pronto a sfidare Paolo Frattura. Una sola lista, la sua, rivolta a tutti i molisani con un simbolo già elaborato che raffigura i confini geografici della Regione e un nome altisonante: GRANDE MOLISE. Nei prossimi giorni comincerà la raccolta delle firme per presentare la lista con Antonio Di Pietro Presidente e verranno coinvolti sindaci e amministratori locali. Dal punto di vista politico finisce qui, di fatto, il sostegno quinquennale concesso dall’ex Pm a Paolo Frattura. Un sostegno molte volte dato a scatola chiusa e anche su provvedimenti e azioni discutibili o al limite della legalità. Dunque senza Aldo Patriciello, senza l’Ulivo 2.0 e senza Antonio Di Pietro il Re Paolo Frattura è rimasto nudo e la partita delle regionali si fa davvero dura per il Governatore uscente.

Ultime Notizie