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sabato, Aprile 27, 2024

Agnone. Nunzia Zarlenga: l’ospedale sta morendo, ma tutti tacciono

AgnoneAgnone. Nunzia Zarlenga: l'ospedale sta morendo, ma tutti tacciono
Nunzia Zarlenga

Ormai il Caracciolo “somiglia molto agli ospedali siriani, bombardati senza pietà. Non ci sono botti e macerie, ma sta morendo uguale”. L’amaro sfogo è di Nunzia Zarlenga, fondatrice del comitato “Il cittadino c’è”. In una nota pubblicata sulla sua pagina Facebook, riportata da altomolise.net, scatta una foto impietosa ma realistica del presidio agnonese, fatto “a pezzi giorno dopo giorno, in un silenzio assordante”. Le notizie in suo possesso fanno temere il peggio: “La chirurgia è andata – scrive la Zarlenga – il personale dipende da Isernia e dobbiamo decidere se la nuova sala operatoria sia meglio adibirla a serra per pomodori visto che anche il poco previsto stenta a decollare”. Il macchinario per l’endoscopia – aggiunge – è bloccato e probabilmente bisognerà farla altrove; parla di problemi in vista anche all’ambulatorio di ortopedia, oggi garantito con caparbietà due volte a settimana; “né mi risulta che il reparto di medicina stia meglio – dice ancora la Zarlenga -: il primario è vicinissimo alla pensione e non ci sembra siano arrivati medici in aiuto o sostituzione. La Radiologia, senza medico, e con la tanto attesa lettura a distanza, ancora non è operativa. Il laboratorio analisi è in via di smantellamento. E la dialisi funzionerà solo nei casi in cui non sarà necessaria la presenza di un medico”. La fondatrice del comitato Il cittadino c’è non risparmia accuse, tirando in ballo proprio tutti: dall’amministrazione comunale agli stessi comitati, dai sindaci al presidente della Regione Frattura, dal quale si sarebbe aspettata delle risposte rispetto a questo sfacelo. “Tutti muti di fronte allo smantellamento dell’ospedale”. Nel frattempo dal Tar è arrivata un’altra doccia fredda: il ricorso è stato rinviato addirittura a gennaio dell’anno prossimo. “E nessuno ha fatto presente all’Avvocatura di Stato, che ha chiesto rinvio, che l’ospedale è in emergenza! Accade tutto in silenzio – conclude Nunzia Zarlenga – e nessuno informa i cittadini, ammesso che vogliano sentire e conoscere la situazione”.

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