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martedì, Marzo 19, 2024

Battista presidente della Provincia. Il volto presentabile (uno dei pochi) di un centrosinistra impresentabile

AperturaBattista presidente della Provincia. Il volto presentabile (uno dei pochi) di un centrosinistra impresentabile

di PASQUALE DI BELLO

Antonio Battista è il nuovo Presidente della Provincia di Campobasso. Con oltre 62mila voti e una percentuale del 73% ha avuto la meglio su Antonio Carlone che raccoglie poco più di 23mila pari al 23% dei votanti. Il risultato favorevole al sindaco di Campobasso segna per la prima volta l’elezione del vertice di via Roma col nuovo sistema elettorale. A votare sono stati infatti gli amministratori dei comuni appartenenti al territorio provinciale.

Un centrosinistra in larga parte imbarazzante sul piano regionale, ha eletto a Presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista, sindaco del capoluogo di regione, uno dei pochi volti presentabili di un agglomerato politico confuso e che all’attenzione verso le fasce deboli ha sostituito il machiavellismo turbo-renziano proiettato verso il potere fine a se stesso e a tutte le sue innumerevoli forme di gestione. Antonio Battista, che ottiene oltre 62mila voti ed una percentuale del 73%, batte il suo concorrente, Antonio Carlone, sindaco di Campochiaro, che va oltre la soglia dei 23mila voti e consegue una percentuale del 23%.

Quella appena conclusa, è stata una sfida nella sfida. Non solo tra centrosinistra e centrodestra, o almeno di quello che resta dell’uno e dell’altro, ma anche quella tra grandi e piccoli comuni. Tra grossi agglomerati urbani e piccole, se non microscopiche realtà. Hanno vinto i primi, capeggiati da Campobasso e Termoli. Eppure solo pochi mesi fa era addirittura sceso da Roma in Molise il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per tenere un sonnacchioso discorso all’Università del Molise in favore dei piccoli centri, quelli sottoposti al rischio concreto di morte e spopolamento. L’occasione poteva essere ghiotta ma da un centrosinistra che non ha trovato il coraggio di presentare una lista col simbolo del PD non ci si poteva certo aspettare la proposizione a vertice della Provincia del sindaco di un piccolo paesino. Sarebbe stato un segnale di attenzione verso le piccole realtà e non lo è stato. Con buona pace delle soporifere concioni del Presidente Mattarella e della propaganda renziana che nell’intento di cambiare tutto, gattopardescamente alla fine non cambia nulla. Le Provincie, che dovevano essere chiuse, sono invece tutt’intere. E’ solo cambiato il metodo di elezione dell’ente, passato dal suffragio universale alla rapina ai danni degli elettori. Il vertice della Provincia è stato eletto per la prima volta col nuovo sistema elettorale, quello del  voluto dalla riforma Renzi-Delrio e che, in pratica, scippa i cittadini del diritto dovere del voto per assegnarlo nelle mani degli amministratori locali. Sulla base di un meccanismo lunare, sono i consiglieri dei comuni più grandi a pesare di più in termini quantitativi su quelli dei comuni minori. Un consigliere comunale di Campobasso, per essere pratici, vale quanto tutto il Consiglio comunale di Portocannone. Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere da politiche. Battista è una goccia di acqua pulita in mezzo a un mare di acqua sporca. Non basterà a candeggiare un centrosinistra che ha responsabilità gravissime nella gestione della Regione.

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