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“Laudato si'”. Monsignor Bregantini commenta l’enciclica di papa Francesco

Attualità"Laudato si'". Monsignor Bregantini commenta l'enciclica di papa Francesco

Campobasso. L’ultima  Lettera Enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune di papa Francesco uscita il 18 giugno 2015 sta riscuotendo curiosità , attenzione e successo. È la pregnanza del suo  carattere universale ed il realismo dei contenuti  che la rendono fruibile, accorciando  le distanze per  mettere  in dialogo l’umanità  a partire dal canto di san   Francesco Laudato si’  –  linguaggio immediato –  come un metodo efficace  di meta comunicazione. Una enciclica “universale” per una “coscienza universale” che  affronta sistematicamente tutti i problemi della salvaguardia del pianeta  tenendo presente questi assi portanti:“l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo para­digma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di inten­dere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave re­sponsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. “.

Lunedì 29 giugno 2015 alle ore 19,00 presso l’auditorium Celestino V, in via Mazzini, 80 a Campobasso,  l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini presenterà  l’ultimo lavoro di papa Francesco con una guida alla lettura  dal tema “Il Creato, il libro di Dio” per una nuova responsabilità ecologica in Molise in ricordo del primo dei sei discorsi di papa Francesco in Molise, il 5 luglio dello scorso anno in cui ha affrontato il tema del’ecologia “E’ il dialogo dell’uomo con la sua  terra che la fa fiorire, la fa diventare per tutti feconda …” (Papa Francesco, 5 luglio 2014 , Molise)

“Ogni argomento – secondo il presule Bregantini – è affrontato nei sei capitoli   con lucidità e realismo, ponendo   limiti ma anche prospettive e speranze, perché la riflessione drammatica  e gioiosa insieme, come la definisce il Papa, possa scuotere le coscienze e suscitare conversione, cambio di atteggiamento e di mentalità comune”.  La conclusione, tocca una altissima poeticità, che sfiora il romanticismo, l’esaltazione della natura madre che va difesa e tutelata. In questo “romanticismo” il papa  propone due preghiere, invocazioni  al  Dio creatore e padre che possa essere recitata da tutti, ribadendo la mondialità del problema e  l’elevazione di ogni singola religione a spiritualità della natura e l’altra preghiera- impegno rivolta ai cristiani, per stimolarli ad essere concreti testimoni dell’impegno verso il Creato.

Una enciclica da leggere, da “far circolare” come ci ricorda lo stesso etimo, per farne oggetto di dibattito e , soprattutto di impegno  ecologico a cui nessuno può e deve sottrarsi perché, ci ricorda papa Francesco: “ Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contemplia­mo nella letizia e nella lode.”

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