di ANNA MARIA DI MATTEO
La ricostruzione , a quasi tredici anni dal sisma, è ancora ferma al 35%. Un dato allarmante, come allarmante resta la situazione del settore dell’edilizia, ormai al tracollo.
Ed allora l’Acem ha preteso risposte chiare dal presidente della Regione Frattura, invitato all’incontro promosso per l’occasione nella propria sede. Più che risposte, il presidente ha fornito rassicurazioni, promesse. Ma un annuncio lo ha fatto: la gestione della Protezione civile tornerà alla Regione. Presto, in occasione della presentazione della Legge finanziaria. E d’altra parte era stata proprio l’Acem a denunciare il totale fallimento del compito affidato all’Agenzia regionale di Protezione civile.Una struttura che, nello stato in cui si trova, non riesce più a garantire il supporto alla ricostruzione. Troppe pratiche, lungaggini burocratiche e soldi bloccati che non arrivano a destinazione, cioé alle imprese. E l’annuncio di Frattura ha il significato dell’ammissione del fallimento dell’Agenzia regionale. Per il resto, il governatore , ha promesso lo sblocco dei pagamenti arretrati. “Entro giugno, ha detto, saremo in grado di allineare lo stato di avanzamento delle opere ai pagamenti”. Promesse. Al momento il presidente della Regione non ha potuto fare altro che promettere. E non sarebbe la prima volta. I costruttori edili dunque restano ancora in attesa. Una attesa che ormai dura da anni. E nel frattempo molte imprese hanno chiuso i battenti. E centinaia di lavoratori sono stati licenziati.
Le parole non bastano più. E’ arrivato il momento dei fatti.
