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sabato, Aprile 27, 2024

Il decreto Balduzzi assesta il colpo di grazia agli ospedali molisani. E intanto la Regione tace.

AperturaIl decreto Balduzzi assesta il colpo di grazia agli ospedali molisani. E intanto la Regione tace.

di ANNA MARIA DI MATTEO

Impugnare il decreto: per l’ex presidente della Regione Michele Iorio, è l’unica strada che resta alla Regione Molise per impedire che le conseguenze del provvedimento del ministro Balduzzi si abbattano sulla sanità molisana. E d’altra parte, ogni altra iniziativa a questo punto risulterebbe vana, visto che il Molise ha dato il suo assenso al provvedimento, in occasione della Conferenza Stato- Regioni. Eventuali deroghe o modifiche andavano presentate a tempo debito. Bastava seguire l’esempio della Basilicata che, non ci stancheremo mai di ricordare, ha ottenuto l’abbattimento del 10% del criterio demografico, conservando, in questo modo, tutti gli ospedali. Ora è chiaro che la rete ospedaliera molisana va riorganizzata. Su questo sono d’accordo tutti: politici, operatori sanitari e cittadini. Ma va riorganizzata in maniera funzionale, efficiente. Quello che sta per accadere, invece, a causa dell’applicazione del decreto Balduzzi è esattamente il contrario. A Campobasso sparirebbe il Dea di secondo livello (dipartimento emergenza e accettazione), il San Timoteo  di Termoli ed il Veneziale di Isernia verrebbero ridimensionati a ospedali di base. E le strutture private verrebbero, pure loro, sacrificate sull’altare dei numeri. Tutto questo senza considerare, poi,  il piano di rientro dal disavanzo dal deficit, la situazione degli altri ospedali della regione.

In un quadro così devastante, allarmante e desolante è chiaro che la politica deve tentare il tutto per tutto. Martedì prossimo, solo grazie all’insistenza di Iorio, si riunirà in seduta monotematica ed urgente il Consiglio regionale. Una seduta dalla quale dovrebbe venire fuori una posizione politica chiara sulla questione. Il governatore-commissario Frattura, finito sotto accusa, non si è preoccupato più di tanto di spiegare perché la Regione non si è opposta al decreto. I partiti di maggioranza tacciono. Dall’opposizione Iorio continua a ribadire la necessità di impugnare il decreto, chiedendo il sostegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, in modo da dare maggiore peso e spessore all’iniziativa. Difficile immaginare che il Pd lo segua in questa iniziativa, mentre il Movimento 5 Stelle ha già fatto sapere che non ci sarà, ma continuerà invece a portare avanti la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Frattura.

Insomma, neanche in una situazione come questa, che richiede una posizione unitaria e forte, in difesa della sanità molisana e, quindi,  di riflesso, della salute dei cittadini, la politica riesce a trovare un punto di convergenza. Vuol dire che alla fine ognuno è interessato a coltivare il proprio orticello, ben attento a non disturbare il manovratore.

Con buona pace della povera gente che,  dovendosi curare non saprà più a quale ospedale rivolgersi.

 

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