Il settore edile, uno dei più produttive dell’economia molisana fino a qualche anno fa, sta vivendo ora una forte crisi dovuta alla mancanza di lavoro e di pagamenti per imprese ed operai. L’acem, l’associazione costruttori del Molise, da sempre attenta al problema, ha chiesto un’infinità di volte l’aiuto concreto della classe politica che pare sorda – dicono dalla stessa associazione – al nostro grido d’allarme.
«Ancora una volta dobbiamo registrare un vero e proprio ostruzionismo nei confronti del lavoratori molisani» – è stato il commento del presidente Corrado Di Niro dopo aver letto l’ennesimo bando pubblico per lavori di importi bassi.
«Esprimiamo totale indignazione sull’atteggiamento del Comune di Campobasso che persiste nel mandare in appalto, con procedure aperte a tutte le imprese del settore, lavori di importi bassi quale il rifacimento della rete fognaria tra contrada Feudo e il versante Colle dell’Orso, del valore di poco più di ottantamila euro – hanno criticato i vertici dell’Acem, – esponendo gli interventi al rischio di essere aggiudicati ad imprese non molisane, con le aziende del posto ferme al palo. Ma la normativa consente il ricorso a procedure negoziate con invito a pochi operatori da selezionare mediante indagine di mercato o tramite un apposito elenco, nel rispetto dei principi di trasparenza e rotazione».
«Siamo sconcertati dal comportamento del Comune di Campobasso che non ha voluto attuare i nostri suggerimenti, forse perché non hanno il coraggio di assumersi le giuste responsabilità» – ha sottolineato ancora il Presidente dell’ACEM. Si porteranno sulla coscienza il futuro di aziende e lavoratori oppressi dalla crisi, perché se la normativa consente determinate scelte e si preferisce non coglierle vuol dire che c’è disinteresse alle sorti dell’economia locale – hanno tuonato dall’associazione. Nel caso in cui tali lavori saranno aggiudicati a ditte fuori regione – hanno concluso dall’acem – marceremo, con imprese e operai contro il comune di Campobasso».
ma.ta.
