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mercoledì, Maggio 8, 2024

Resta in carcere il ‘coltivatore’ di marijuana di Baranello

AttualitàResta in carcere il 'coltivatore' di marijuana di Baranello

Quasi 35mila dosi, mezzo quintale di erba da vendere nella zona. Una piccola azienda agricola, quella messa in piedi dal 32enne di Baranello arrestato qualche giorno fa dai carabinieri di Campobasso con l’accusa di produzione, coltivazione e detenzione di droga, ai fini dello spaccio.

Su un terreno di sua proprietà, poco lontano dal paese, aveva allestito una serra per coltivare marijuana. E le piante crescevano rigogliose, innaffiate da un sistema di irrigazione che sfruttava l’acqua piovana e areate da alcuni ventilatori. Un sistema ingegnoso con il quale aveva, al momento della scoperta effettuata dal reparto operativo dei carabinieri di Campobasso, già messo più di 45 chili di marijuana. Il laboratorio analisi dei carabinieri per le sostanze stupefacenti ha stabilito che con l’erba sequestrata l’uomo avrebbe ricavato 34.500 dosi medie. Non meno di 270mila euro di ricavato.

Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Campobasso, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la detenzione in carcere del giovane agricoltore, ritenendo valide le esigenze di custodia cautelare.

I carabinieri di Bojano, invece, hanno individuato una banda di ladri che nella notte aveva prima rubato un furgone e poi del rame nella zona industriale di Campochiaro.

I ladri avevano sottratto un Dayli Iveco sul piazzale di un’azienda che produce surgelati e poco distante avevano caricato il mezzo con i cavi di rame, rubati in un altro capannone. Dopo aver completato le operazioni, devono aver notato una massiccia presenza di carabinieri, tanto da essere costretti ad abbandonare il furgone sulla statale e a dileguarsi nelle campagne.

La refurtiva è stata recuperata e restituita

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