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domenica, Maggio 19, 2024

Gigafactory ed elettrodotto Gissi-Larino-Foggia, temi in Consiglio regionale

AttualitàGigafactory ed elettrodotto Gissi-Larino-Foggia, temi in Consiglio regionale

Non c’è ancora una parola certa, anche se il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, ha sempre inserito la Gigafactory di Termoli tra gli impianti attorno al quale ruoterà la produzione del gruppo di cui fanno parte anche i colossi Mercedes Benz e Total Energies.
Sul futuro dei posti di lavoro dell’azienda che nascerà a Pantano Basso, quindi, a tenere alta l’attenzione ci sono si sindacati che non mollano un metro.
I livelli occupazionali sono un nodo centrale che tiene desta anche la politica e nella prossima seduta del Consiglio regionale, in programma martedì prossimo, si parlerà proprio di Stellantis.
Il gruppo del Partito Democratico ha presentato una mozione proprio sulla Automotive Cells Company, la Joint ventur tra Stellantis, Mercedes Benz e Total Energies. I consiglieri Alessandra Salvatore, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla hanno chiesto al presidente Francesco Roberti e a tutto il governo regionale un impegno a tutelare i livelli occupazionali della fabbrica termolese.
Sempre nella stessa seduta, e sempre a firma del gruppo del Pd, un’altra mozione riguarda un tema sul quale sono accesi i riflettori di una dozzina di comuni del Basso Molise. A guidare la protesta sull’elettrodotto aereo a 380 kilovatt progettato dall’Enel è il comune di Guglionesi. Ma lungo il tratto tra Gissi-Larino-Foggia le torri di una settantina di metri dovrebbero sorgere nei territori di Rotello, San Martino in Pensilis, Portocannone, e poi in Puglia a Serracapriola, San Severo. Zone tutte a forte vocazione agricola, dove anche il paesaggio ha una valenza turistica.
Peraltro, la potenza degli impianti ha generato dubbi anche sulle onde elettromagnetiche e i cittadini sono preoccupati per le possibili ricadute sulla salute.
Il gruppo del Pd ha chiesto di discutere in aula questo argomento ed eventualmente di far esprimere un parere al Consiglio regionale, come accaduto per l’altro contestato progetto dell’Enel Pizzone II

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