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venerdì, Aprile 26, 2024

Elezioni amministrative, ecco i “papabili”. Voltagabbana pronti al triplo cambio di casacca

AperturaElezioni amministrative, ecco i "papabili". Voltagabbana pronti al triplo cambio di casacca
Il Municipio di Campobasso

DI GIOVANNI MINICOZZI

Strategie, tattiche, confusione e un pizzico di veleno. È questo il menù politico che caratterizza il clima pre- elettorale in vista del 26 maggio e con particolare riferimento alla scelta dei candidati a sindaco nelle città di Campobasso e Termoli. Ma procediamo con ordine partendo dal capoluogo di Regione e dal centrosinistra. Fumata nera dalla riunione dell’assemblea del circolo cittadino del Pd dove il segretario regionale Vittorino Facciolla ha indicato la ricandidatura di Antonio Battista ma ha anche precisato che il neo movimento civico “Io amo Campobasso”, possibile alleato della coalizione, ha chiesto discontinuità dal passato.
L’assemblea è stata riconvocata per giovedì sera e nel frattempo Facciolla si è incontrato con i segretari regionali degli altri Partiti (comunisti, socialisti e Leu) per decidere se indire le primarie oppure se riconfermare Antonio Battista e Angelo Sbrocca. Tra i papabili nelle due città oltre agli uscenti, ci sono Michele Durante e l’avvocato Mariano Prencipe per Campobasso, Giovanni Di Stasi, Antonio D’Ambrosio e l’attuale vice sindaco Maria Chimisso per Termoli. Quadro confuso anche nel centrodestra con molti aspiranti e con una dichiarata volontà di restare uniti considerato l’esito positivo per la coalizione alle regionali di Abruzzo, Sardegna e Basilicata.

il Municipio di Termoli

Di certo la Lega, che continua a mietere consensi, vorrà imporre un proprio candidato ma intanto diserta le riunioni in attesa, forse, delle decisioni di Matteo Salvini.
Nel frattempo continuano a riunirsi i Partiti tradizionali (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Popolari per l’Italia) insieme ai rappresentanti di diverse liste civiche ovvero Campobasso al centro, Democrazia popolare, Campobasso del futuro, È ora, Popolo della famiglia e Prima il Molise di Aida Romagnuolo e Filomena Calenda.
Riunioni a catena nelle due città ma le decisioni finali non arrivano.
Anche nel centrodestra sono tanti gli aspiranti: Corrado Di Niro, Francesco Pilone, Aldo De Benedittis, Alberto Tramontano e Fausto Parente per Palazzo San Giorgio.
Antonio D’Aimmo, Francesco Roberti, Antonio Di Brino, Silvana Ciciola e Michele Marone per Palazzo Sant’Antonio.
Sempre a Termoli, sullo sfondo, restano in silenzio Remo Di Giandomenico e Oreste Campopiano. Non si esclude anche un nome dal mondo dei movimenti e dell’associazionismo.
Il M5s, infine, sceglierà tra Roberto Gravina e Simone Cretella a Campobasso mentre a Termoli punterà su Nicola Di Michele e non si escludono possibili alleanze con le liste civiche.

Ancora una volta però le candidature e le elezioni saranno ” inquinate” dai tanti transfughi che traslocheranno dal centrosinistra al centrodestra dopo aver fatto il contrario cinque anni addietro, come accaduto anche alle regionali del 2018.
Un pessimo vizio per tentare di salvaguardare la poltroncina di consigliere comunale ma che non fa bene alla buona politica e allontana ulteriormente i cittadini dalle Istituzioni.

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