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mercoledì, Maggio 8, 2024

Abusi su minore: don Marino condannato a 6 anni. La Diocesi: “La Chiesa lo aveva già processato”

AttualitàAbusi su minore: don Marino condannato a 6 anni. La Diocesi: "La Chiesa lo aveva già processato"

Sei anni di reclusione per atti sessuali su minorenne. Il verdetto di colpevolezza su Don Marino Genova, ex parroco di Portocannone, accusato di aver abusato di Giada Vitale quando era solo una ragazzina è arrivato dopo un lungo processo e due camere di consiglio. Lacrime, sorrisi, abbracci con le donne dell’associazione ‘vittime di violenza dell’Aquila’ arrivate apposta per seguire l’ultima udienza. Così Giada ha accolto il verdetto, nei corridoi del primo piano del tribunale di Larino, travolta da una grande emozione. Una sentenza liberatoria, che non restituisce a Giada quell’adolescenza violata, ma che rappresenta forse anche un riscatto da quella comunità, Portocannone, che fin dall’inizio si era sempre schierata con il parroco e non con la vittima di quegli orribili abusi, spesso consumati nella sagrestia.
Giada oggi ha 22 anni, ma all’epoca dei fatti ne aveva 13. Gli abusi sono andati avanti fino ai 17 anni di Giada, quando finalmente ha trovato il coraggio di confidarsi e denunciare don Marino. Il filone relativo agli atti sessuali tra i 14 e i 17 anni era stato archiviato perché secondo la legge italiana superati i 14 anni subentra il consenso della vittima. Una fase del processo quest’ultima che aveva colpito profondamente Giada, spingendola quasi a non credere più nella giustizia. Poi però il processo è andato avanti e don Marino è stato processato e condannato per i mesi in cui si sono consumate le violenze e in cui Giada aveva ancora 13 anni. Il parroco non era in aula al momento della sentenza. Il suo avvocato Ciro Intino ha sollevato un problema di improcedibilità e aveva chiesto l’assoluzione. Ma il giudice Russo ha accolto in pieno la tesi del pm Ilaria Toncini condannandolo a sei anni. Soddisfatto il difensore Giuseppe D’Urbano.
E dopo il verdetto la Diocesi di Termoli Larino ha fatto sapere di rispettare la sentenza ricordando che il vescovo Gianfranco De Luca all’epoca della denuncia, dopo una prima verifica dei fatti considerati veritieri, aveva allontanato il sacerdote da Portocannone e avviato le procedure per il processo canonico che si è concluso con la sospensione a divinis di Don Marino. Nella nota viene anche precisato che per la legge della Chiesa la minore età è quella inferiore ai 18 anni, senza distinzione di periodi antecedenti o successivi ai 14 anni così come prevede invece l’ordinamento penale italiano.

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