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sabato, Maggio 11, 2024

Il Lago del Liscione invaso da vongole giganti

EvidenzaIl Lago del Liscione invaso da vongole giganti

Michele Mignogna

La scoperta è stata fatta dalla guardia zoo ambientale dell’ANPANA di Larino, Renato Spinelli, il quale durante un sopralluogo sulle sponde del lago del Liscione ha notato questi gusci dalle misure spropositate per essere appunto delle vongole, quella misurata da noi è di circa 20 cm. “Ce ne sono davvero tante – ha commentato Spinelli – e danno l’impressione di un qualcosa di primordiale, di lontano nel tempo che francamento facevo fatica a credere ai miei occhi”.

Il fenomeno delle vongole giganti sta interessando quasi tutti i grandi laghi italiani, anche se fino ad oggi in Molise e soprattutto nel lago del Liscione non se ne erano mai viste. Complice soprattutto l’arretramento delle acque dovuto alla siccità che sta interessando il territorio in questi mesi, ha fatto si che questi giganti della natura venissero a “galla”. Ma cosa sono le vongole giganti e soprattutto come sono potute arrivare e crescere in questo in lago?

Secondo gli esperti potrebbe trattarsi di una “Anodonta woodiana” chiamata anche cozza gigante, cozza cinese o cozza asiatica. Stiamo parlando di un animale originario del continente asiatico che è stato immesso in Europa occidentale negli anni Ottanta tanto da raggiungere poi l’Italia nel periodo degli anni Novanta. Con il trascorrere del tempo sarebbero diventate sempre più diffuse sul nostro territorio tanto che sarebbe abbastanza usuale incontrarle anche in diversi fiumi italiani. E’ un mollusco tre volte grande i suoi «parenti» locali e sembra minacciare la sopravvivenza di specie autoctone come la Anodonta Anatina, per questo motivo, sempre gli esperti, parlano di “vongola aliena” . Ma come sono arrivati sin qui? I molluschi vivono allo stato larvale parassitario nelle branchie dei pesci, probabile quindi che siano giunti nascosti nelle branchie di avannotti importati dall’ estero per ripopolare corsi d’ acqua o laghetti artificiali per la pesca sportiva e da questi si siano diffusi attraverso gli scarichi. Per completezza di informazione infine, se qualcuno pensa di raccoglierle e farci una bella spaghettata deve stare molto attenta, infatti, le teorie sulla commestibilità di queste specie sono tante, la maggior parte però propende per una “non commestibilità” e nel dubbio è sempre meglio desistere.

 

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