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mercoledì, Maggio 8, 2024

Isernia. Estorsione da 5mila euro al gestore di una discoteca, presi due studenti minorenni

AperturaIsernia. Estorsione da 5mila euro al gestore di una discoteca, presi due studenti minorenni

«O ci dai cinquemila euro o sono guai». Da circa un mese era questo il tenore dei massaggi ricevuti sulla casella di posta elettronica o sul telefonino dal gestore di una discoteca di Isernia. I successivi avvertimenti – ingresso imbrattato con la vernice spray, porte e finestre danneggiate – hanno spinto la vittima dell’estorsione a rivolgersi ai Carabinieri. I militari del Nucleo investigativo del comando provinciale dell’Arma di Isernia hanno fatto scattare la trappola. Il gestore ha finto di cedere alle minacce e ha lasciato la somma richiesta nella cassetta della posta del locale. Quando l’estorsore ha messo la busta con il denaro dentro al giaccone, i militari in borghese che si erano appostati in zona sono usciti allo scoperto e lo hanno fermato. Il ragazzo ha cercato di scappare, ha estratto anche un coltello, ma è stato inutile. Per i carabinieri è stato sorprendete scoprire che dietro questa storia ci fossero un ragazzo di appena 15 anni e il fratello, di un anno più grande: «Ci siamo meravigliati non poco – ha commentato il capitano Salvatore Vitiello, comandante del Nucleo investigativo che ha condotto le indagini -: di solito dietro queste estorsioni, per giunta così ben architettate, ci sono le organizzazioni criminali. I genitori? Sono caduti dalle nuvole, mai avrebbero immaginato una cosa del genere. I ragazzi si sono giustificati dicendo che avevano bisogno urgente di denaro, ma i loro genitori hanno detto che no è assolutamente vero, non hanno fatto mancare loro mai nulla». Condotti in caserma, i due minori – entrambi studenti – sono stati sottoposti a fermo e successivamente affidati in custodia ai genitori. I Carabinieri hanno informato sia il Tribunale dei minori di Campobasso, sia la Procura di Isernia. Nei loro confronti sono stati ipotizzati i reati di estorsione aggravata e continuata in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e porto abusivo di arma da taglio. I militari hanno sequestrato anche un computer portatile, un telefonino e il coltello usato per minacciare i militari dell’Arma. Nelle prossime ore saranno effettuati ulteriori accertamenti su pc e cellulare per fare definitivamente chiarezza su questa vicenda.

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