10.5 C
Campobasso
mercoledì, Maggio 8, 2024

Raddoppio Termoli- Lesina, Di Brino interroga Sbrocca

AttualitàRaddoppio Termoli- Lesina, Di Brino interroga Sbrocca

di FABRIZIO OCCHIONERO Quali sono i motivi che hanno portato il Comune di Termoli ad esprimere parere favorevole al progetto per il raddoppio ferroviario tra la città e Lesina. È la domanda che il consigliere del Nuovo Centrodestra, Antonio Di Brino, ha posto al sindaco, Angelo Sbrocca, in una interrogazione a risposta scritta. L’ex primo cittadino ricorda il protocollo d’intesa sottoscritto il 28 gennaio 2003 tra le parti in cui si concordava, ai fini dell’acccettazione del raddoppio <<la delocalizzazione della sottostazione elettrica e spostamenti degli elettrodotti in zona Crocifisso, la messa a disposizione di aree della società Rfi in ambito stazione, la sistemazione complessiva della stazione ferroviaria di Termoli con miglioramenti della sua accessibilità e funzionalità con l’accesso a piazza stazione, realizzazione di attraversamenti per il ripristino della continuità urbanistica a sud della città di Termoli>>. Di Brino evidenzia anche che <<la rete ferroviaria esistente taglia di netto il territorio comunale creando non pochi disagi alla popolazione, nonché rende difficile e poco razionale e funzionale lo sviluppo urbanistico della città e la sua pianificazione, la cui soluzione è lo spostamento dell’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambito cittadino localizzandola in prossimità dell’autostrada e tangenziale che a loro volta tagliano lo stesso territorio>>. Il raddoppio, sostiene il consigliere, <<se per un verso garantisce una diminuzioni dei tempi di percorrenza, graverebbe ulteriormente sul territorio comunale con una maggiore presenza di opere aumentando l’inquinamento acustico che già inficia fortemente il centro della città>>.Inoltre, la precedente Giunta comunale lo scorso 17 febbraio aveva espresso parere non favorevole al raddoppio ferroviario <<salvo l’assunzione di formale impegno circa la delocalizzazione dell’intera tratta fuori dall’ambito cittadino, così come già previsto nella vicina Lesina o, in subordine, il rispetto degli impegni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa e relativo atto integrativo, oltre alla definitiva risoluzione delle problematiche relative alle aree occupate per opere pubbliche>>. Ora c’è la proposta di modifica che la Regione trasmetterà al Cipe e che ha ricevuto il parere positivo dei Comuni di Termoli e di Campomarino e che prevede, come risulta anche in una nota dell’assessore regionale Nagni, la realizzazione di una galleria naturale di 1,9 km e una artificiale di 900 metri nel territorio di Campomarino. Di Brino ha quindi chiesto lumi al suo successore e di sapere <<con quale atto amministrativo sia stata assunta tale decisione e quali sono state le compensazioni previste per il Comune di Termoli>>.

Ultime Notizie