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venerdì, Aprile 26, 2024

Blitz della Finanza alla Ittierre di Pettoranello: maxi sequestro di capi d’abbigliamento griffati Ferrè

AttualitàBlitz della Finanza alla Ittierre di Pettoranello: maxi sequestro di capi d'abbigliamento griffati Ferrè

Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Isernia sono arrivati nelle prime ore del mattino alla ex Ittierre di Pettoranello. Erano in tutto una decina, a bordo di quattro auto in borghese. Prima si sono intrattenuti negli uffici, dove avrebbero visionato e acquisito documenti, poi sono andati nei magazzini, a quanto sembra insieme ad alcuni periti della Ferrè. Davanti allo stabilimento si è visto anche l’avvocato Francesco Del Basso, legale rappresentante di Antonio Bianchi. Gli uomini della Finanza hanno parlato anche con il commissario giudiziale Sergio Ferreri e con la liquidatrice nominata dal tribunale, Nella Caruso. Le fiamme gialle hanno agito su decreto di perquisizione firmato dal procuratore capo di Isernia Paolo Albano. Per ora circa 150mila capi d’abbigliamento sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Sono quelli detenuti da Ittierre in concordato preventivo. Ma l’azienda ha precisato che ne sono solo 90mila. Da quanto si è appreso l’inchiesta ha preso spunto da un esposto presentato dal rappresentante di Ferrè per l’Italia, un marchio in passato detenuto dalla It Holding, ma che poi la gestione commissariale ha venduto al Paris Group di Dubai. Le verifiche avviate oggi – ma destinate a proseguire per giorni – servono per spazzare via ogni dubbio su presunte contraffazioni o su capi d’abbigliamento detenuti illecitamente. Per ora è prematuro azzardare ogni ipotesi: l’inchiesta è ancora in una fase embrionale. Solo a indagini concluse si valuterà se ipotizzare oppure no i reati di contraffazione e appropriazione indebita. Ma come detto ci vorrà del tempo prima di passare sotto la lente tutti i capi sequestrati. E sono davvero tanti. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati. Intanto la Ittierre ha comunicato di aver “denunciato per calunnia l’autore dell’esposto che ha portato al sequestro di 90mila capi griffati Ferrè. Infatti nella denuncia si sostiene che l’azienda avrebbe prodotto questi capi nel 2014, ma ciò – sostiene la Ittierre – non corrisponde al vero, in quanto i capi sono stati prodotti prima di quella data, con regolare licenza di produzione. Pertanto l’azienda aspetta serenamente e con fiducia l’operato della Guardia finanza che non potrà che sottolineare il comportamento corretto dell’azienda”

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